Il destino
[di Archibaldo Wolff; trad. it. di Dario Abrescia] Il tragitto dalla sinagoga a casa era breve, ma questo non aveva impedito alla pioggia battente sulla Breestraat di infradiciargli mantello e cappello. Si lasciò alle spalle la nebbia spessa che sembrava levarsi dal canale e si immerse in quella rarefatta che il paiolo sul fuoco dispensava nella cucina. Il calore improvviso e i pensieri che gli affollavano la mente gli offuscarono gli occhi; fu solo un attimo. Hanna era china sul…
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