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Luca Mignola

Lupus in Crapula

Cave canem: la specie

Cave canem: la specie. La lettura. Un’educazione alla lettura avrebbe senso se si concentrasse sul testo, sull’opera e lasciasse parlare solo quella, non – come accade troppo spesso –  chi l’ha già letta prima. Permettere al lettore di conoscere lo scrittore, il suo pensiero, attraverso quello che ha scritto, perché è nella sua opera che risiede la sua volontà, il suo genio.

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Lupus in Crapula

Io non vedo niente (II)

La morte, di cui si è parlato nella prima parte di questo trittico, di cui oggi il secondo pezzo, è principalemente un atto di filiazione. La morte apparente di chi vive una vita apparente. I tre testi suggeriti  saranno poi giustificati nel terzo ed ultimo articolo, per ora è una lettura attraverso la quale vi invito a riflette. Ci vuole pazienza e con i padri e con i figli.   ***   Corifeo: Non posso dire che hai deciso bene….

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Lupus in Crapula

Writing Curse – Lesson 6 (Labirà)

Et dunque: altra lezione, la Sesta. Un segno sancito qua, a Crapula in Vacca pezzata – un segno che è un luogo, che è spazio, scoperta e perdizione. Un luogo che in antichità designava non solo l’inganno, ma anche la piazza dove si danza. Un solo segno per qualcosa che non è solo doppio. E chi ci dice quale filo seguono queste lezioni, voi l’avete capito? (Un buon maestro, mi pare, dovrebbe consigliare di ripetere, perché si possa ricordare)

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Lupus in Crapula

Cave canem – Sulla solitudine

Cave canem – Sulla solitudine. L’eco della grotta di Calypso. “Se tu che pensi un pensiero, che già qualcuno prima di te ha pensato e con grande successo di stima e memoria, accodiscendi ed aderisci a quel pensiero già pensato o ti senti tale da prendere il già pensato come superabile, poiché ciò che è stato già pensato reca con sé, in qualche modo e fino a un certo punto, il proprio significato e, soltanto dopo un certo tempo, una…

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Crapula Edizioni

Un filo che si spezza (racconto breve)

[senza foto]   “Quante volte in un giorno pensi alla morte?” Domandò l’uomo rassegnato. La donna, cui era rivolta la questione, sedeva al tavolo, e guardava fuori il cielo annuvolato. Storse il labbro inferiore, non appena sentì la domanda e non rispose. L’uomo rassegnato la incalzò, gli occhi fissarono le mani intrecciate sul tavolo. Non uno sguardo, nessuna intesa! L’uomo disse: “Io non ci penso abbastanza! Eppure – non lo credi anche tu? – dovremmo ritornare a riflettere sulla fine,…

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Lupus in Crapula

Filologicon Crapula: l’occhio di Klamm.

Questo passo, estrapolato da “Il Castello” di F. Kafka (ed. Universale Economica Feltrinelli) Capitolo Quindicesimo, è un pezzo di un lungo dialogo tra K. (il protagonista) e Olga, una donna che vive nel villaggio assoggetato al Castello. Klamm è un funzionario del Castello, egli è il potere, irragiungibile anche se si è a due passi da lui. Perché questo passo? La risposta è molto semplice: nel Novecento, che tanto ci ha donato di merda in evidenza, Kafka e la sua…

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Lupus in Crapula

Writing Curse – Lesson 4 (con una pentola)

Neanche nel giorno della celebrazione per la nascita di Cristo il nostro curse di scrittura può fermarsi. Soprattutto dopo le rimostranze e le accuse del Filologo – e la risposta dell’arabo, che vive qui a Vacca Pezzata. Oggi, dopo tre sentenze, tre tagli, una domanda. E, forse, chi è stato attento potrebbe già intuire anche la risposta.

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: Omero, Odissea XXIII vv. 104 – 112

Noi siamo omerici, prima ancora di essere nicciani, perché nella poesia omerica abbiamo trovato quella forza che il Novecento ha trasformato in mostro e oggi non sappiamo quasi più che cosa questa significhi. Parlo della fiducia. Il vuoto, hic et nunc il buco nero, si sta prendendo tutto. E così, per intenderci, amici auscultatori, ovunque voi siate, voglio trovarvi un giorno che recitate questi versi, come la più duratura speranza che possa farvi tremare, danzare, impazzire di gioia. Antefatto: Telemaco…

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La fiducia (racconto breve)

Disse il clown: “Fa’ di me quello che vuoi!” Rispose la donna equilibrista: “Fai come faccio io: cammina sospeso su quel filo.” Il clown la guardò, nell’espressione del volto dell’equilibrista notò un segno di scherzo e di disprezzo, ma forse si sbagliava. “Farò come dici, pur di non deluderti!” Disse risoluto e ingenuamente. E si accinse a salire lungo la scala di corda e legno, che portava al filo sospeso. La donna fece lo stesso, ma dal lato opposto. Giunto…

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Lupus in Crapula

Giacomo Leopardi – Alla luna

Ancora il Poeta. Ancora, mai sazio. O graziosa luna, io mi rammento che, or volge l’anno, sovra questo colle io venia pien d’angoscia a rimirarti: e tu pendevi allor su quella selva siccome or fai, che tutta la rischiari. Ma nebuloso e tremulo dal pianto che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci il tuo volto apparia, che travagliosa era mia vita: ed è, né cangia stile, o mia diletta luna. E pure mi giova la ricordanza, e il noverar…

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