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Luca Mignola

Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: il buco del culo o dell’essere

Amici di Crapula, lo sapete quanto costa la lettura in termini di attenzione e consumo di sodio e potassio? Se è un’attività così faticosa, direte voi, chi te lo fa fare? Non lo so bene, è che non mi sento libero di non leggere. C’è quindi un’romanzo che ho comprato qualche mese fa, Molloy di Samuel Beckett (Ed. Einaudi 2012). L’ho tenuto sul comodino a prendere polvere e residui di tabacco, fino a qualche settimana fa, quando quella forza che…

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: a friday kind of

Oggi, venerdì dell’autodeterminazione del milite ignoto, per voi amici di Crapula (quanto siete fortunati!) un pezzo di Sallustio, di quelli che mettono appetito. *** Sallustio, De coniuratione Catilina (Newton Compton, 1995) Lib. I, frammenti da paragrafi: 1 – 2 – 4 1. […] Ma a lungo vi fu tra gli uomini una grande disputa se l’arte militare procedesse dalla forza del corpo o dalla facoltà dell’intelletto. Infatti prima che si inizia bisogna riflettere e, quando si è riflettuto, agire opportunamente….

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letteratura e altri buchi

Io non vedo niente (III)

È da circa un anno che sono alla ricerca di una nuova formula, per questo aforisma brevissimo, filo rosso di almeno due secoli di pensiero letterario e scientifico. In fondo la mia ricerca di altri modi di dire “io non vedo niente” è volta soprattutto alla letteratura: in Antonio Moresco, nei Canti del Caos, ho trovato un accenno di ciò che non vedevo altrove. Anche Il gioco del mondo di Julio Cortázar contiene – in un’altra versione – un modo…

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Lupus in Crapula

NoiaNoir, breve intervista a Pasquale Sorrentino

Informazioni preliminari. Presentiamo oggi una breve intervista a Pasquale Sorrentino, voce e autore del gruppo rock vesuviano Pennelli di Vermeer, sull’ultimo lavoro discografico dal nome suggestivo (e parlante) NoiaNoir, che succede all’EP Trame dannata (2006), al disco La primavera dei sordi (2008) e al progetto di tetro-canzone La sacra Famiglia (2010). NoiaNoir è stato prodotto attraverso un crowdfunding (Produzioni da basso), cui hanno partecipato 165 co-produttori (tutti menzionati nel libretto del cd) ed è distribuito dalla Marotta&Cafiero Recorder, casa editrice…

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Lupus in Crapula

Moustache’s Friday

Le cose che pensiamo trovano spesso dei riscontri improvvisi, o forse semplicemente non conosciuti prima. Ad esempio, è da qualche settimana che il venerdì è diventato il giorno in cui sciogliamo il cane, qui a Vacca Pezzata. Ecco l’evento, la concordanza o come si dice la coincidenza. Mi sono imbattuto in una di queste cose non-conosciute-prima: leggendo su un libro scolastico – pro lucro – di filosofia riguardo a Hegel (da solo non sono riuscito a scampare!) ho trovato una…

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letteratura e altri buchi

Pedro Páramo – ipotesi di lettura

In risposta al pezzo “Pedro Páramo e la maniera quantistica”, pubblicato sul terzo numero di O Metis e recentemente sulla rivista digitale Il Pickwick. Eccovelo di seguito.     Mi sarebbe difficile dire di Pedro Páramo di Juan Rulfo[1] più di quanto si dice in “Pedro Páramo e la maniera quantistica” di Alfredo Zucchi. Mi sarebbe difficile, perché in fondo non sono un teorico, la teoria mi annoia troppo per quanto è moderna. E inoltre lo sforzo che comporta mi è…

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Lupus in Crapula

Ad oggi

Amici di Crapula, voi dove vivete i vostri venerdì? Dove sfogate questo essere ignoti a tutti? Io, Alonso Quijano, ma ancora di più Luca Mignola (a metterci la faccia è lo stesso che a metterci il culo? – domanda per pornografi!), so solo una cosa su luogo e tempo, sulla necessità di vivere e le aspettative. So, ad esempio, quanto cito sotto, direttamente da un appunto su un quaderno, che se non l’avessi… Ad oggi tutto ciò che ho è…

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Porno

Venerdì, i militi ignoti si svegliano. Tutti ritti e venosi e pulsanti. Si alzano, caffè, cesso, altro caffè. Sempre ritti, venosi, pensosi per i deserti bagni, vanno misurando. Venerdì, giorno di poeti ignoti, di militi del cazzo. Allora, per distrarsi,  pensano a  chi è già passato oltre la noia. Allora Rimbaud, Una stagione all’inferno o Illuminazioni, qualcosa che possono digerire, per non sentirsi Zeno o zero. Allora, anafora! Santa anafora, ci fosse una volta che non ti prendessero a modello…

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: gli ultimi giorni di Lenin

[1 maggio 2014 – Chi crede al lavoro crede nei fantasmi della Rivoluzione d’Ottobre, come crede in Dio] Da Gli esordi, di Antonio Moresco. Mondadori, 2011. Pag. 462-463; 465. «[…] Tornava verso Lenin, sorrideva camminando verso di lui con la ciotola di zuppa. La vedevo passare, ritornare. Camminava verso la carrozzella come dentro una punta di luce che si apriva. Sorridevano entrambi. Non lasciava cadere un istante quel sorriso, anche mentre la cameriera lo incominciava a imboccare, la sua boccuccia si…

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: Uomini creati

Il problema dell’estetica nicciana (o fisiologia dell’estetica), che Alfharidi ha già trattato qui, trova già in Umano, troppo umano una sua prima versione, dove si sente la leggerezza che ancora non si era trasformata in disperazione. Non dirò nient’altro a riguardo, ma – com’è proprio di Filologicon Crapula – vi lascio alla lettura. *** 160. Uomini creati. Quando si dice che il drammaturgo (e l’artista in genere) crea veramente caratteri, ci si abbandona a una bella illusione e esagerazione, nella cui esistenza e diffusione…

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