letteratura e altri buchi

Ira Levin e l’orrore fuori del cerchio

Nei suoi aforismi di Zurau, Franz Kafka ci suggerisce «due compiti per iniziare la vita: restringere il tuo cerchio sempre più e controllare continuamente se tu stesso non ti trovi nascosto da qualche parte al di fuori del tuo cerchio»; e, sempre nello stesso volume, un altro aforisma recita: «nella lotta fra te e il mondo vedi di secondare il mondo». Ira Levin è uno scrittore che parla di un mondo che è mendace e infido e la cui intima…

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letteratura e altri buchi

Proust + Pinter (– Losey). Remembrance of Thing Past

Quando Marcel, ne Il tempo ritrovato, dice che ora è in grado di iniziare il suo lavoro, lo ha già scritto. Noi abbiamo appena finito di leggerlo. In qualche maniera questa idea fondamentale doveva essere ritrovata in un’altra forma. Sapevamo che non avremmo potuto competere col libro. Ma avremmo potuto essergli fedeli? L’adattamento di Harold Pinter, pubblicato in Italia con il titolo Proust. Una sceneggiatura, sarebbe dovuto diventare la quarta collaborazione tra l’autore e il regista Joseph Losey, dopo Il servo, L’incidente…

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letteratura e altri buchi

Prison School. Il piacere del pecoreccio

Oscar Wilde diceva che non ci sono libri morali o immorali, ma soltanto libri scritti bene o scritti male. Estenderei il discorso a ogni tipologia di creazione artistica, adeguandolo a categorie dei nostri tempi: non ci sono prodotti alti o bassi, ma soltanto opere curate o dozzinali. Manga e anime sono dimostrazione dell’aforisma di Wilde: strutturandosi in generi e sottogeneri piuttosto rigidi e codificati (shōnen, shōjo, seinen, josei, kodomo, per elencare i principali), ognuno con un proprio target, molto del…

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letteratura e altri buchi

Istruzioni per cercare se stessi: Il Mandarino meraviglioso di Asli Erdoğan

Sedersi in un caffè e scrivere… Scrivere, con la paura di dare l’impressione di voler replicare un’azione passata di moda, per imitare qualcuno, quasi vergognandosi, un po’ con ribellione, un po’ con alienazione. L’istanza che muove la protagonista/voce narrante de Il Mandarino meraviglioso è il bisogno di ricercare (ricostruirsi?) una propria identità, partendo da una condizione di esule che non è solo geografica ma soprattutto esistenziale; e anche al lettore tocca barcamenarsi in questo senso di sradicamento, di mancanza di…

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letteratura e altri buchi

Percival Everett. In un palmo d’acqua o della magia

Ho letto il mio primo Percival Everett circa un paio di anni fa, ed è stato subito amore. L’opera in questione era Percival Everett di Virgil Russell, e da lì sono seguiti, nell’ordine, Sospetto, Il Paese di Dio, Ferito, Glifo, Deserto Americano e In un palmo d’acqua. Ciò che maggiormente apprezzo di Percival Everett è il suo vigore, la confidenza con cui arriva al lettore, il suo eclettismo espressivo e contenutistico, ciò che riesce a essere in quello che scrive,…

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Rassegna di barbarie e deliri: la rappresentazione dell’orrore nei racconti e nei romanzi di Alberto Laiseca
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letteratura e altri buchi

Il mondo sul filo

È noto che la narrazione di genere riesca, nei suoi momenti migliori, ad affrontare questioni cruciali con più chiarezza ed efficacia di tanta narrativa mainstream o dedicata all’introspezione. Questo accade perché il genere immerge i suoi protagonisti in situazioni davvero estreme (basti pensare ai romanzi di Philip Dick, o ai racconti di William Gibson, o a Stephen King, ma anche alle varie tradizioni mitologiche), costringendoli ad affrontare di petto quelle difficoltà che condividiamo tutti: il confronto problematico con l’ignoto, la…

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Come on up to the house, Kent!

Come on up to the house, di Tom Waits, non è una delle mie canzoni preferite, ma la ascolto sempre volentieri. Ha una struttura semplice, la melodia è orecchiabile e il testo è cristallino. C’è questa casa che ritorna di continuo, e che è più un luogo emotivo che fisico. La casa è il posto in cui il dolore, seppur mai negato, viene in qualche modo accettato e lenito; un posto in cui, quando ci si sente sopraffatti, ci si…

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Automatismo

Impara l’arte e mettila da parte. (Detto popolare)     Tancredi della Pesa si sistema gli occhiali su per il naso e poi si rimette le mani in tasca, scrutando di sottecchi Anselmo Giorgi per monitorarne le reazioni. «Ommioddio» Tancredi trattiene un sorriso. «Gliel’avevo detto che si trattava di un esperimento audace. Lei è il primo a cui lo mostro, Giorgi» E Giorgi deglutisce. «Quello è Nino…» «Sì» «E lo abbiamo seppellito ieri l’altro» «Una prova in più che il…

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