Il regalo
Velia stringeva fra le mani il suo regalo, unica fonte di luce nel buio di un sonno trasgredito. Di quelle notti da passare a letto nel silenzio dei respiri degli altri, e non con quel pacchetto che gracchiava “aprimi” sgusciando fra i palmi sudati. E lei pensava: ogni rumore è un tuono, mentre rigirava l’oggetto proibito sul suo grembo, accaldata come dopo una grande corsa, eccitata e in preda alla paura come in un film dell’orrore. La porta d’ingresso era…
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