CrapulaClub, 2008[10]-†2019†. nasce nel 2008 per via di Ciro Monacella e Alfredo Zucchi come un luogo ispirato al teatro finto del Club Silencio. Luca Mignola prende le redini del luogo nel 2010 e insieme a Alfredo Zucchi ne ripensa la geografia: finzioni, critica letteraria, filosofia, traduzioni e incursioni multimedia. Nel febbraio 2013, con Anna Di Gioia. si lancia l’antologia di inediti Ô Metis come un luogo di approfondimento e apertura rispetto alla rivista digitale. Nel 2014, con l’ingresso di Antonio Russo De Vivo, si quadra una specie di cerchio: un piede nell’utopia e l’altro forse pure. Il sito web è opera di Nicola Di Marco, il progetto grafico di Ô Metis è di Chiara Perrone.
La redazione di CrapulaClub a oggi:
I direttori: Alfredo Zucchi, Luca Mignola, Anna Di Gioia.
Audrey Horne: Sara Mazzini.
I collaboratori: tanti, forse troppi.
Il grafico: Nicola Di Marco.
Antonio Vena è stato il Palmer Eldritch della direzione di CrapulaClub per un anno: dalla fine della quinta stagione alla fine della sesta stagione di Game of Thrones. Chiara Perrone, forte del suo innato metodo mitico, ha pensato e illustrato Ô Metis dal numero uno al numero cinque. Andrea Zandomeneghi è stato condirettore (ovvero Puro, Miscellaneo, Iperuranio di CrapulaClub) da ottobre 2016 a maggio 2018. Sara Mazzini è stata condirettrice da marzo 2018 ad aprile 2019; da allora, e per sempre, è per noi Audrey Horne. Antonio Russo De Vivo è stato il nostro Guru – nel cursus honorum classico, Guru è un gradino sopra il più alto gradino possibile – dal 2014 al 2019.
Tutti i contenuti sono raggruppati intorno alle seguenti sei categorie. Per ogni altra questione, preghiamo rivolgersi alle FAQ.
Crapula Edizioni: racconti, affabulazioni, finzioni in prosa e in versi (pochi versi, sempre meno)
Letteratura e altri buchi: recensioni e discorsi sulle proprie lettere e altre artes
Lupus in Crapula: incursioni di ogni altro genere nei labirinti dello scibile umano
Filologicon Crapula: â, filologia, quella talpa!
Internacional: traduzioni di autori moderni e contemporanei
Interviste: dialoghi, colloqui, diatribe e Chiamate telefoniche
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Luca Mignola detto Il Mante o White Metis, e in ultimo: Il Dirimente. Viveva a Torre Annunziata, anche solo questo sarebbe bastato, per poi trasferirsi a Salerno. Masochista involontario. Fumatore di professione. Conosce meglio Omero che il suo tempo. Nel 2010 Alfredo Zucchi gli propone di partecipare al blog CrapulaClub. Nel 2013 con Anna di Gioia e Alfredo Zucchi pubblica Ô Metis. Nel 2015 collabora, con un articolo su Franz Kafka Un medico di campagna: tradimento di Franz Kafka, con la rivista Cattedrale Magazine – dimostrando così di essere ancora vivo. Noto in redazione come Il Mante Senior, da ottobre 2016 è definitivamente Il Sano.
Alfredo Zucchi detto Il Mante o Simbolo o infine Estimado. Per strada, a metà novembre 2013, ha trovato una cassa ripiena di dispense accademiche, da cui ha rubato una Neuroanatomie, microscopie et dissection du cerveau. Vive a Bruxelles Vienna e rompe i coglioni.
Anna Di Gioia, detta Musil – anima e esattezza –, detta anche Hal 9000 (autoattribuito).
Nicola Di Marco detto Old Fashioned o anche Arakiniko (esperto in corde). Negli ultimi cinque anni ha lavorato come art director e concept designer con agenzie, in progetti mobile, web, video e advertising per diversi top brand internazionali. Si è occupato di tutte le fasi dalla creatività, il rapporto col cliente, la supervisione e lo sviluppo dei progetti. Negli ultimi cinque anni insomma si è spaccato le palle in discussioni vacue su scelte strategiche, valori aziendali e prodotti mediocri da proporre come salvifici (That’s ADV, baby!). Annoiato per formazione, dopo aver abbandonato 4 diverse università ha deciso di impiegare il tempo libero dedicandosi all’interactive, all’erotismo, alla fotografia, all’illustrazione e alla scrittura. Se proprio volete approfondire il profilo ed il portfolio di uno che parla di se stesso in terza persona potete dare un’occhiata al suo Behance o il suo Linkedin.
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I nostri libri:
La bomba voyeur di Alfredo Zucchi (Rogas, 2018).
Centinaia di inverni. La vita e le morti di Emily Brontë, di Sara Mazzini (Jo March, 2018).
Anatomè. Dissezioni narrative, AA. VV. (Ensemble, 2018), a cura di Antonio Russo De Vivo e Andrea Zandomeneghi, con la partecipazione, tra gli altri, di Luca Mignola e Alfredo Zucchi.