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Crapula Edizioni

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Uomini e talpe – Un racconto per il terremoto

Il giardino di mio zio è pieno di buche. Un giorno gli ho chiesto il perché. Sono le talpe, ha risposto lui, talpe dappertutto. Mio zio in paese lo conoscono tutti e gli vogliono bene da sempre. Lui costruisce case. La nostra, l’ha fatta con le sue mani. Quando andiamo al bar c’è sempre qualcuno che vuole offrirgli il caffè, l’aperitivo, un bicchiere di vino, perché conosce un sacco di cose e ogni volta trova la soluzione giusta ai problemi…

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Ombelico

Qui parlo di come un giorno Berto “Palla di cannone” Polonelli – anni dodici, carnagione chiara, capelli neri a porcospino tenuti su col gel, occhi neri piccoli sotto sopracciglia nere spesse, testa a sfera con tanto di gote rosee e carnose facili alla torsione con dita, dai quattro ai cinque livelli di adipe in sequenza, come salvagenti – sparì e di cosa ne fu di lui. Domenica 24 giugno, in calendario San Giovanni Battista, Berto “Palla di cannone” Polonelli uscì…

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Rebecca al pozzo

Prima mattina. Ermenegildo Filone, con il naso a un centimetro dalla tela – era miope fin da ragazzo – percorreva lo spazio che dal cielo bianco e azzurro del deserto arrivava all’oscuro buco del pozzo, passando per il gruppo di figure tra cui spiccavano Rebecca, pallida e ammantata di raso dorato, con il secchio d’acqua proteso in generosa offerta, ed Eliezer, servo di Abramo, che le recava in dono una splendida collana di perle. «Che uno dei tanti pittori di…

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La fotografia

Una sera mi capitò di vedere un film. Il film mi sconvolse a tal punto da smuovermi un’idea. Decisi di fare una cosa, e la feci il pomeriggio seguente. Andai da una certa persona per chiedere un parere su una faccenda che mi stava molto a cuore. Sapevo che solo quella persona avrebbe potuto aiutarmi (e in qualche modo me ne ero persuaso). Sarebbe stato davvero possibile farlo? Dovetti insistere non poco per riuscire nel mio intento. Alla fine, mi…

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Le logiche pesanti

[NdA: Il seguente racconto di fantasia prende le mosse da un fatto reale avvenuto alla fine del luglio 2016. Notizie al riguardo sono reperibili qui: http://bari.repubblica.it/cronaca/2016/07/30/news/lecce_obesi-145074439/ Alcuni nomi di persona sono stati cambiati dall’accorto curatore ARDV per evitare alla rivista fastidiose ripercussioni legali. L’autore, da parte sua, avrebbe tratto dall’evenienza molto divertimento.] Il generale diede l’ordine al suo popolo-esercito di fermarsi. Si trovavano in una piana di terra compatta e all’apparenza arida, circondata da colline. Pochi arbusti secchi contribuivano a…

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L’io cefalgico: “Il giorno della nutria”
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Gonzalo Higuaín, la mia ex fidanzata

E così, oggi, in qualità di membro anziano, vi racconto una storia dopo la quale spero di non dover sentir più parlare di certi personaggi. Il titolo della storia che mi appresto a narrarvi è: “Gonzalo Higuaín, la mia ex fidanzata”. Capitolo I. Il Real Madrid e la passione per il tango argentino Nel 2013, non conoscevo ancora Gonzalo, ma sapevo già che era bellissima. Ci eravamo sfiorati più volte, avendo amici in comune, senza mai incontrarci. Gonzalo all’epoca giocava…

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Kohlhaas. Partitura a voce alta
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Ultima fermata

L’incessante frastuono del suo cuore che le rimbomba nel petto. Rintocchi a intervalli regolari, sempre più veloci, ma senza fretta. In quei battiti si riversano i suoi ultimi pensieri. Come se una flebo li facesse cadere uno ad uno, lentamente. Il suo respiro si accorcia, le manca l’aria, non ci riesce. Qualcosa le blocca la bocca, gliela tiene chiusa, forse è nastro adesivo. Le labbra le prudono, se solo potesse strapparselo via, se solo potesse muoversi… Ispira ed espira freneticamente…

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I tre sogni di Caradoc

“Tre tipi di sogno si avverano: il sogno mattutino, il sogno di un amico che ti riguarda, e il sogno interpretato in mezzo a un sogno” (Talmud, Ber., 55b) In un frammento di Auriac il Nero conservato in un archivio della Biblioteca Municipale di Nantes, si legge che fu un sogno fatto da Caradoc la mattina della battaglia sull’Intel a causare, a un tempo, la sconfitta dei nemici e il dolore inconsolabile della regina. Infatti, fu quello che sognò a…

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La fine dell’innocenza

Buio: un tonfo sordo scuote il silenzio. Qualcosa mi svegliò nel cuore della notte. Mi alzai a sedere con le coperte che mi coprivano fino al petto mentre un leggero freddo scivolava sulla parte nuda del mio corpo. Mi guardai intorno, cercai di vedere meglio, di osservare la figura che si trovava a pochi metri da me immersa nella penombra ma leggermente illuminata dalle poche luci che filtravano dalla finestra. Quella cosa era vicina, così vicina da potermi quasi toccare….

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Il bandito e l’ariano

Ore 8.35, semaforo a Kreutzberg, Berlino[1]. La mia mountain-bike si accosta ad una fixie fiammante. Il proprietario é un belloccio tedesco, fit, hipster, sguardo assassino. Uno che vince sempre. Sono preso alla sprovvista, non solo perché l’individuo è un rappresentante di una razza superiore con la quale stiamo combattendo per eliminarci a vicenda, ma perché ho intuito che mi ha lanciato una sfida e che non posso non accettare, pena la mia dignità di umano di sesso maschile, maschilista, macho. L´ariano…

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