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Crapula Edizioni

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Il crogiolo

C’eravamo solo io e Arturo. La dispersione, il risparmio di fiato e la fame. La notte. C’è sempre la notte, anche quando non c’è, uno se la inventa e dice “c’è la notte”. Arturo era uno che inventava, io volevo essere Arturo ma ero un altro, e stavo con lui per essere lui, non come lui, perché Arturo non accettava paragoni. (La discendenza – sarebbe questo il metro della similitudine, che si assottiglia nella metafora?) C’eravamo solo Arturo e io,…

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M-A-T-tatoio

Questa casa è luminosa, non un’altra lumini del latte nel bicchiere/vuoto, non del tutto/e del cucchiaio, in quel bicchiere. A un dieci per cento sta la libertà in costipazione. Via dalla prigione, un braccialetto a mo’ di scimmia, il legno chiaro, del gusto XY, pervaso lo spazio. Grammatiche rosa sul tubo plastico, azzurrognolo (riciclo tutto, se si può), bibita per il tre per cento di ricordo, di quel logo (M-A-T-T-E-L) indotto il senso delle plastiche vulve e cosce e tinti…

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La vera storia dell’Anonima Bolagnisti

Ci è giunta l’altro giorno una lettera firmata Anonimo Bolagnista del XXI secolo – una testimonianza dura e disperata di quello che alcuni, forse in mala fede, definiscono bolagnismo severo. Ebbene, nonostante le calunnie che contiene, le accuse e i riferimenti talvolta imprecisi o allucinatori (Fate era un uomo, Oscar Fate – o quando avrebbe cambiato sesso?) in uno sforzo di trasparenza e apertura a nuovi generi  letterari (tra i quali, ad esempio, lo psico-memoir), ve la diamo in pasto….

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Bolagnisti Anonimi – BBC

Prologo Cortázar è ovviamente in ritardo. I Non vogliono mangiare in un tavolo da 3. Vogliono mangiare in un tavolo da 4 per stare più comodi. Uno è cieco. Uno è quasi due metri. Uno è malato. Sono scrittori famosi. Si accordano per la seguente disposizione: da una parte Cortázar e una sedia vuota, dall’altra parte Borges e Bolaño. (Non sarebbe stato più logico mettere la sedia vuota davanti a Cortázar, così stendeva le gambe?) Chiedono di spegnere la televisione….

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Crapula Edizioni

Frammenti (4)

Se dovessi descrivere lo schifo che mi prende ora ad andare “a capo”, a spezzare la linea continua dalla scrittura, non saprei da dove iniziare. C’è stato un tempo in cui l’a capo era la norma, l’unica. C’è stato poi un altro tempo in cui l’a capo era il modo (tra l’altro speculare) per fuoriuscire dall’a capo. Ciò che resta: il frammento, la scoria di vetro con la quale guardarsi dentro, come direbbero i poeti dell’a capo- questi animali docili…

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Sospensione
7 Marzo 2019
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La noce pirata

«Signore, sta sanguinando dal naso!». La goccia di ferro cadde nel bicchiere e fiorì come una nuvola. Lui, l’uomo, il naso, tirò e ingoiò. Poi bevve il bianco senza accorgersi dell’intrusione. «Gente, correte», strillò ancora la donna, «il Signore sta sanguinando dal naso!». La galleria fu percorsa da uomini e donne che, con distinzione, curiosarono sul fatto. Lui, l’uomo della goccia, guardò la donna e portò mano alla narice. C’era, il sangue. E per la prima volta lo vide. Rosso…

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Circolazioni

È incredibile che il brodo possa bruciare. Lascia una pellicola bruna sul fondo della pentola, tanto scura da potersi leggere. «Come un fondo di caffè nonna?» «Sì, Horacio». «E nel brodo puoi vederci il futuro?». «Sì, certo. Ma solo quello buono». «E a che serve allora?». «A dimenticare l’altro». «Quale nonna?». «Quello che si vede nel caffè, Horacio».   A me e a Inés fu proibito anche solo di chiamare il caffè per nome. Mia nonna vi aveva visto qualcosa…

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Dialogo tra un uomo seduto e un uomo in piedi

Primo uomo (in piedi): Com’è passare attraverso le cose? Secondo uomo (seduto): È già tanto se riusciamo a raggiungerle. Primo uomo: E in che modo vuoi raggiungerle, se stai seduto? Secondo uomo: Io non sto seduto, ti inganni. La tua percezione della realtà è sfasata. Sei tu che sei in piedi, quando potresti sederti e (ride beffardo) muoverti. Primo uomo: (Ride a denti stretti) Secondo uomo: Dubiti di quanto dico? Da qui a un istante sarò da un’altra parte. E…

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Jakob il pianista

L’ultima volta che suonò lo fece in braccio agli dei. Percorse in successione, fra pezzi neri e bianchi, tutte le possibili indoli umane. E si arrestò inatteso sulla nota. Perché gli parve il miglior ponte verso gli inferi. Lo tenne dentro, il tasto, fermo e dimenticato come un coito distante. Mentre nel teatro vibrava il suono che afferra dio per i peli delle narici, mentre gli altri musicisti accoglievano l’estro come il pugno a nocche dure dell’imponderabile. Lo zigomo si…

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Mission impossible

Alla cortese attenzione del Direttore Pallina Distaccamento regionale F.F. Reggimento “Salmone Affumicato”   Illustrissimo Direttore, so che una volta consegnata una missione noi sottoposti non dovremmo nemmeno aver l’ardire di guardarVi troppo a lungo negli occhi prima di rizzare le code, procedere col saluto ufficiale e dirigerci verso l’obiettivo di gran carriera. Lo so, Vostra Eccellenza, e chiedo venia già adesso per la mia insolenza, ma la missione che mi avete affidato è al di sopra delle mie capacità. Avevate…

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