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F. Kafka – Lettere a Milena, p10

[Merano, 30 maggio 1920]  Come procede[1], Milena, la sua conoscenza dell’essere umano? Ogni tanto nutro dei dubbi in proposito, per esempio quando lei mi ha scritto di Werfel[2], d’accordo, era anche l’amore a parlare e forse solo amore, ma certo fraintendibile, e se si prescinde da tutto ciò che è Werfel e si rimane solo col rimprovero della sua grassezza (rimprovero che mi sembra oltretutto ingiustificato, per me Werfel diventa ogni anno più bello e più amabile, ma lo vedo…

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Il beccamorto

È così che si scende gioiosamente Il fiume della vita!   Se mi trovassi a conversare del nostro eroe al Jardin des Plantes o sotto le volte della Sorbona, lo sviscererei in tutte le accezioni, lo ramificherei all’infinito, ne formerei mille combinazioni, e delle più ingegnose; ma qui, dove noi non incassiamo stipendi reali per intorbidire la trasparenza del nostro soggetto, dirò semplicemente che esistono, al più, da investigare tre specie di beccamorti effettivamente distinte: il beccamorto municipale, il beccamorto…

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Retrospettiva: Petrus Borel

Retrospettiva: Petrus Borel A cura di Marco Canneva, Antonio Russo De Vivo, Luca Mignola. *** Gottfried Wolfgang Traduzione di Marco Canneva Revisione e editing Luca Mignola Incipit: Mi trovavo da diverso tempo a Boulogne quando, al sopraggiungere del giorno della partenza, un mattino, il mio anfitrione mi si avvicinò con gentilezza e mostrandomi un rotolo di scartoffie abbastanza voluminoso: «Tenete» mi disse «permettetemi signore di mostrarvi queste, ne potrete senza dubbio trarre, a differenza di me, miglior vantaggio. [Continua a leggere]…

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F. Kafka – Lettere a Milena, p9

[Merano, 29 maggio 1920] Cara signora Milena[1], la giornata è così breve, trascorre con lei e solo tra altre bazzecole è già finita. Rimane a stento un po’ di tempo per scrivere alla vera Milena, quella che – ancora più vera – se ne stava qui per tutto il giorno, nella stanza, sul balcone, nelle nuvole. Da dove viene la freschezza, il buonumore, la spensieratezza della sua ultima lettera? È cambiato qualcosa? O mi inganno e i brani della sua…

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Alberto Laiseca – Gradinata di gioielli

Gradinata di gioielli di Alberto Laiseca Uccidendo nani a bastonate Edizioni Arcoiris, 2017 Collana: Gli Eccentrici, a cura di Loris Tassi *** Il bey della Turchia, Hashyud, fece costruire sette palazzi sovrapposti in cui rinchiuse, l’una dopo l’altra, le sue sette consorti con tutti i loro beni. Ognuna gli durava più o meno due anni. Quando si stancava di lei le regalava vestiti magnifici, a mo’ di corredo funebre, e poi la imprigionava in un palazzo, eretto sopra il precedente….

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F. Kafka – Lettere a Milena, p8

[Merano, maggio 1920] Cara signora Milena[1] (già questa intestazione mi risulta fastidiosa, ma è uno di quegli appigli in questo mondo incerto a cui i malati possono aggrapparsi e, se anche a loro tali appigli risultano fastidiosi, non c’è ancora segno di guarigione), non ho mai vissuto tra il popolo tedesco è la lingua di mia madre[2] e pertanto mi viene naturale, ma il ceco mi sta molto più a cuore, per questo la sua lettera fa a pezzi alcune…

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Les fils. III

Da Les fils, di Simon Allon­neau e Laura Vaz­quez, Col­lec­tif Bêta, Bègles, 2016. Traduzione e commento di Claudia Dell’Uomo D’Arme. Bici Quando ci tagliamo, non si corre verso la spazzatura per buttare il sangue Salvo un uomo L’idiota In bici Si toglie il sangue con la siringa, lo butta Dice non serve a niente Ne ha troppo Guarda il suo sangue Il sangue non fa niente   I bambini malati I figli della farmacista si sono ammalati Ridevano Non dicevano niente Per strada Camminavano a…

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F. Kafka – Lettere a Milena, p7

[Merano, maggio 1920] Cara signora Milena[1], solo[2] due parole. Domani le scriverò di nuovo, oggi scrivo solo per me, solo per aver fatto qualcosa per me stesso, solo per allontanare un po’ l’impressione della sua lettera che, altrimenti, mi starebbe addosso giorno e notte. Lei è molto strana, signora Milena, vive lì a Vienna, è costretta a patire questo e quello e ha peraltro il tempo di stupirsi che qualcun altro – tipo me – non stia particolarmente bene e…

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Les fils. II

Da Les fils, di Simon Allon­neau e Laura Vaz­quez, Col­lec­tif Bêta, Bègles, 2016. La traduzione è di Claudia Dell’Uomo D’Arme.   Razzo La colonna vertebrale supera la testa, al di sopra succede qualcosa come se ci fossero due teste   Garage Sono andati al funerale di una pietra Lentamente, molto Per tutta la vita nelle macchine le persone muoiono di vecchiaia   Il Figlio Era vecchio È invecchiato subito Perché invecchia subito Perché i genitori gli auguravano spesso il compleanno Lo amavano troppo È scivolato…

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F. Kafka – Lettere a Milena, p6

[Merano, aprile/maggio 1920]   Cara signora Milena[1], innanzitutto, prima che lei legga nella mia lettera qualcosa che non corrisponde alla mia volontà, le dico che da circa quattordici giorni soffro di un’insonnia che si fa sempre più forte; in linea di principio non me la prendo, periodi del genere vengono e vanno e hanno sempre alcune cause (secondo il Bädeker può trattarsi – è ridicolo – anche dell’aria di Merano), più di quante gliene servano, anche se queste cause sono…

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