Categoria

letteratura e altri buchi

letteratura e altri buchi

Percival Everett. In un palmo d’acqua o della magia

Ho letto il mio primo Percival Everett circa un paio di anni fa, ed è stato subito amore. L’opera in questione era Percival Everett di Virgil Russell, e da lì sono seguiti, nell’ordine, Sospetto, Il Paese di Dio, Ferito, Glifo, Deserto Americano e In un palmo d’acqua. Ciò che maggiormente apprezzo di Percival Everett è il suo vigore, la confidenza con cui arriva al lettore, il suo eclettismo espressivo e contenutistico, ciò che riesce a essere in quello che scrive,…

Leggi tutto
Articoli correlati
Rassegna di barbarie e deliri: la rappresentazione dell’orrore nei racconti e nei romanzi di Alberto Laiseca
25 Novembre 2019
L’io cefalgico: “Il giorno della nutria”
1 Marzo 2019
Lo Sgargabonzi: ridere di gusto e «col groppo in gola»
3 Dicembre 2018
Whitman
Filologicon Crapula, letteratura e altri buchi

Questo momento che bramo assorto

Questo momento che bramo assorto sedendo in disparte, Mi sembra simile a quello di altri uomini in altre contrade, Mi sembra di poter allungare lo sguardo e osservarli in Germania, Italia, Francia, Spagna, O lontano, ancora più lontano, in Cina, o in Russia o Giappone, mentre parlano altri dialetti, E mi sembra che se potessi conoscere quegli uomini allora saprei legarmi ad essi proprio come agli uomini delle mie terre, Oh so che saremmo fratelli in amore, So che sarei…

Leggi tutto
Articoli correlati
Rerum Habyssalium Archivum
21 Giugno 2019
Nel continuo tentativo di riposizionamento rispetto all’ignoto
27 Settembre 2018
Maurice Blanchot e l’esperienza della scrittura
17 Febbraio 2018
letteratura e altri buchi

Antoine Volodine: il ritorno della ‘narrazione’ e lo scrittore molteplice

La mia generazione e le generazioni a me più vicine – parlo dei nati negli anni ’70 e ’80 – hanno avuto modo di «guardare» il mondo dopo il disastro: il mondo post-apocalittico, disseminato di macerie, abitato da un’umanità imbestialita in cui trova nuovo senso il termine «eroe», in cui ogni sistema economico e ideologico è stato cancellato; e cessata è anche la morale, il vero grande mostro che reggeva la civiltà (la morale come sistema di valori condivisi, come…

Leggi tutto
Articoli correlati
L’io cefalgico: “Il giorno della nutria”
1 Marzo 2019
Lo Sgargabonzi: ridere di gusto e «col groppo in gola»
3 Dicembre 2018
“Un marito” di Michele Vaccari: la comunità degli sposi
12 Novembre 2018
letteratura e altri buchi

Il mondo sul filo

È noto che la narrazione di genere riesca, nei suoi momenti migliori, ad affrontare questioni cruciali con più chiarezza ed efficacia di tanta narrativa mainstream o dedicata all’introspezione. Questo accade perché il genere immerge i suoi protagonisti in situazioni davvero estreme (basti pensare ai romanzi di Philip Dick, o ai racconti di William Gibson, o a Stephen King, ma anche alle varie tradizioni mitologiche), costringendoli ad affrontare di petto quelle difficoltà che condividiamo tutti: il confronto problematico con l’ignoto, la…

Leggi tutto
Articoli correlati
L’io cefalgico: “Il giorno della nutria”
1 Marzo 2019
Lo Sgargabonzi: ridere di gusto e «col groppo in gola»
3 Dicembre 2018
“Un marito” di Michele Vaccari: la comunità degli sposi
12 Novembre 2018
letteratura e altri buchi

Senza-Io: Diorama

Che cos’è Diorama, esordio di Marco Magurno (Il Saggiatore, 2016)? Come nella funzione d’onda, il libro è solo una delle varie forme che il Diorama può assumere – probabilmente nemmeno la più consona alla sua natura. Eppure il libro Diorama si lascia divorare per intero in due ore, la prima volta. Il trionfo dell’immagine Come in Etere divino (Genna-Gentile, Il Saggiatore, 2015[1]) l’elemento narrativo in Diorama è deposto in favore di qualcos’altro. Il primo indizio è in apertura del libro e…

Leggi tutto
Articoli correlati
La tragedia dello sguardo immaturo
28 Gennaio 2019
Il diario e il suo doppio
21 Giugno 2018
Una possibilità del linguaggio – Intervista a Alberto Chimal
7 Novembre 2017
letteratura e altri buchi

Franz Krauspenhaar ovvero della nostalgia

Un uomo sente puzza di morte – causa infarto – e la sua percezione del tempo muta (“ma tutto scorre attorno a me. Tutto fluisce e rientra, continuamente, e io ho cinquanta anni ma anche trentasei e anche cinque, e questo pensiero mi fa venire i brividi”, pp. 78-9), si fa velocità (“la velocità è una delle cose migliori della vita, è un trionfo sulla morte, anche se provvisorio”, p. 84), frenesia, corsa in auto (è appassionato di fuoriserie). È…

Leggi tutto
Articoli correlati
L’io cefalgico: “Il giorno della nutria”
1 Marzo 2019
I comunicanti
20 Febbraio 2019
Forme brevi – Dossier Piglia
6 Gennaio 2019
letteratura e altri buchi

I gravi di una città: Azzurro maledetto

L’immaginario crime su Napoli sembra come militarmente occupato da Gomorra. È di fatto una ambientazione al momento bruciata. Tuttavia resistono, per una città dall’immaginario inesauribile come quella partenopea, ambientazioni e ambiti narrativi da (ri)esplorare: ad esempio, il ritorno al Centro storico e l’approfondimento psicologico del personaggio. Questi due elementi emergono da Azzurro Maledetto di Ornella Della Libera. Girano voci, e in un certo ambiente che è quello dei poliziotti e dei criminali a Napoli non sono certo flatus ma una…

Leggi tutto
Articoli correlati
Kohlhaas. Partitura a voce alta
18 Giugno 2018
Autotanatografia di una capuzzella
15 Dicembre 2017
L’arte dell’eroismo, di Akbar del Piombo e di chi ne parla
29 Novembre 2017
letteratura e altri buchi

Come on up to the house, Kent!

Come on up to the house, di Tom Waits, non è una delle mie canzoni preferite, ma la ascolto sempre volentieri. Ha una struttura semplice, la melodia è orecchiabile e il testo è cristallino. C’è questa casa che ritorna di continuo, e che è più un luogo emotivo che fisico. La casa è il posto in cui il dolore, seppur mai negato, viene in qualche modo accettato e lenito; un posto in cui, quando ci si sente sopraffatti, ci si…

Leggi tutto
Articoli correlati
Giacomo Leopardi – A sé stesso
15 Novembre 2012
letteratura e altri buchi

10 spunti su Game of Thrones s07 – parte prima

1. Fall of the Wall Anche se quei simpaticoni di David Benioff e D.B. Weiss hanno tagliato un certo corno di un certo Joramund è chiaro che succederà: la Barriera cadrà. Per quelli dannati dall’assenza di cessazione dell’incredulità qua sta la risposta semplice: i White Walkers non possono avvicinarsi alla Barriera perché la Barriera è anatema per loro, è magica. Perché non vanno per mare?, mi chiese qualcuno. Intanto non vanno per mare se no sarebbe finita lì, velocemente, senza…

Leggi tutto
Articoli correlati
Sta’ senza pensier’. Teorie e esercizi su ‟Gomorra – La serie”
16 Marzo 2018
Il fascino di Gomorra esiste eccome
16 Marzo 2018
Il crimine non paga?
16 Marzo 2018
letteratura e altri buchi

Chi chiama per un’ultima Storia?

Leggo certi libri come se mi parlassero. Li ascolto. È da questa posizione che mi trovo a scrivere dell’ultimo di William T. Vollmann, Ultime storie e altre storie. Ho camminato in alcuni posti del mondo con sicurezza, mi è vicina l’immagine di Vollmann che passeggia con la sua fidanzata nera, in un quartiere senza bianchi, di notte a L.A., e la mano libera vicina a una calibro .38. C’è sempre un cammino nell’immaginario in Vollmann, reale, fatto con le proprie…

Leggi tutto
Articoli correlati
“Le tredici lame” di Abercrombie: storie di un mondo brutale
4 Dicembre 2017
L’impero del sogno e la letteratura di Vanni Santoni. Un’intervista
24 Ottobre 2017
I gravi di una città: Azzurro maledetto
12 Luglio 2016