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letteratura e altri buchi

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Fargo: discussione seriale

Come nel caso di True Detective 2, abbiamo imbandito una discussione collettiva sulla serie TV Fargo. Stavolta, vediamo nei panni dell’arbitro il sottoscritto, in quelli degli agonisti: i soliti Mignola e Vena e il benvenuto Iannizzotto. Arbiter Zucchi: Ok then. Fate i bravi – non si discute, qui, della seconda stagione di Fargo, ma del concetto Fargo. Se avessi davanti agli occhi la definizione di Deleuze dello strutturalismo in Lo strutturalismo, ve la citerei pure, invece mi vedo costretto a invitarvi a sfogliare…

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Ridere e (soprav)vivere a Palermo

C’è una commedia finalista al Calvino XXVIII: Appalermo, appalermo di Carlo Loforti, esordiente classe ’87 e pubblicato da Baldini & Castoldi. Il romanzo parla della storia di un uomo, Mimmo Calò, uno qualunque quasi, di quel tipo umano che si vede a volte nei bar famosi di ogni città con la tradizione del bar, uno di quelli che consuma e beve un caffè, senza scontrino, già pagato dai fan, magari in una giacca di pelle di renna. Appunto un uomo…

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L’invenzione di dio

Nella nota alla fine della prima dissertazione della Genealogia della morale, Nietzsche esprime un voto: che si creassero sinergie tra medici, fisiologi e filosofi “per l’avanzamento degli studi di storia della morale”. Cosa c’entra, chiederete, questo voto con quello di Emanuele Tonon, teologo-operaio autore di Fervore (Mondadori, 2016, 108 pagine)? Il pezzo forte della Genealogia della morale è la sua ultima dissertazione, “Che significano gli ideali ascetici?” Questa stessa domanda anima il romanzo di Tonon – per quanto dire romanzo…

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Moresco – L’addio

È difficile, meglio scomodo, rimanere sul testo — quel mito d’equidistanza critica — quando ci si accinge a scrivere di Antonio Moresco. Tocca provarci comunque e d’aiuto potrebbero essere le categorie extratestuali, da marketing editoriale, già utilizzate per definire L’addio, edito da Giunti: “thriller esistenziale”, “poliziesco che terremota il genere”. A questo punto, come è giusto fare per qualsiasi opera che rientri nel genere thriller, partiamo dal plot. Siamo nella città dei morti, un luogo che i lettori di Moresco…

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Una tipica attività cospirativa

Sferraglia lento il trenino malmesso salendo a scosse per la ripida salita. Nel semideserto scompartimento si spande il solito odore di stoffa smangiata da muffa e salmastro. L’uomo in divisa passa, controlla e non timbra, poi prosegue; solo allora i due interlocutori, che il lungo viaggio ha reso ormai pura presenza, riprendono per gradi la comunicazione interrotta prima — con adesso quell’impressioncina, vagamente elettrica e sorniona, di conoscersi da tempo. «Dunque torna a casa anche lei…» «Sì, come le ho…

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Dalle rovine, dalla morte, dalla fine Noi sappiamo

Un romanzo italiano la cui trama non sia ombelicale, madre padre famiglia radici precariato ecc., è un romanzo che induce dapprima spaesamento, e poi sgomento. Ci stanno abituando male, con quelle storie di città e paesi e province nostre, con quel familismo amorale di cui si fa vanto e quei mutamenti epocali piccoli piccoli, al confronto dei quali le province americane sembrano scenari sublunari. E dunque già è tanto, forse troppo, che Dalle rovine racconti una storia non tipicamente italiana,…

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La vacanza

Il mondo che abbiamo vissuto mischiato a futuro e passato ipnagogico ipnopompico quel mondo lo abbiamo sognato?   La storia che sto per raccontarvi risale a una decina di anni fa, o almeno credo. Io e mia moglie Giada decidemmo di fare una vacanza, dopo un anno di lavoro in quegli uffici popolati da borghesucci pregni di rancore per una vita che sta andando a esaurirsi come non volevano, un paio di settimane di relax ci sembravano fondamentali. Inoltre, Giada…

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A scacchi con la storia: “Chaturanga”

“Diavoli e Angeli lottavano nel buio squarciato da improvvisi lampi, perdendosi nel vuoto di un baratro fiammeggiante. A turno morivano, i diavoli svanendo e gli angeli bruciando, senza prevalere gli uni sugli altri. Improvvisamente, l’incubo ebbe fine, frammentando le tenebre in mille e più schegge luminose.” Nel sonno turbato di uno dei tantissimi personaggi di Chaturanga il mondo è manicheo, semplice e terribile; di semplice nelle storie, piccole e grandi, degli uomini e donne di questo romanzo però non c’è…

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Automatismo

Impara l’arte e mettila da parte. (Detto popolare)     Tancredi della Pesa si sistema gli occhiali su per il naso e poi si rimette le mani in tasca, scrutando di sottecchi Anselmo Giorgi per monitorarne le reazioni. «Ommioddio» Tancredi trattiene un sorriso. «Gliel’avevo detto che si trattava di un esperimento audace. Lei è il primo a cui lo mostro, Giorgi» E Giorgi deglutisce. «Quello è Nino…» «Sì» «E lo abbiamo seppellito ieri l’altro» «Una prova in più che il…

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Life is strange: come mi innamorai dei videogiochi

Confesso di non sapere se tra gli scrittori in giro per il mondo più o meno illustri vi siano appassionati di videogiochi. Presumo di sì, specialmente nella generazione più vicina alla mia, come presumo però che vi siano scrittori che nemmeno abbiano mai preso in considerazione l’idea di “perdere tempo” con un videogioco. Molti pensano che giocare sia perdere tempo inutilmente, o che giocare sia una cosa da ragazzini. Al secondo argomento risponderò indirettamente dopo, sul primo argomento, la perdita…

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