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letteratura e altri buchi

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Tarantino antipasti

Ancora una volta il Filologo – che cerca cerca, qualcosa sempre trova. E trova un testo su Inglorious Basterds di zio Quentin. E dice: “Infami Quijano e Fharidi, io ve lo mando così come l’ho trovato, il testo. Ma mi sorge il dubbio che chi l’ha scritto il suddetto film l’abbia visto una sola volta. “ Metodo, signori. Leggere sive ruminare. Sive pascolare. Una volta c’era il teatro della crudeltà. Tante parole spese in suo onore, un trattato persino (Il…

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letteratura e altri buchi

Io non vedo niente (II) – Fedor D.

Io non vedo niente (II). “Arrivammo a Lucerna e si andò in barca sul lago. Una bella passeggiata, ma triste”. “Perché? Non capisco”, disse Aleksandra. “Non so… trovarmi al cospetto di una natura così rigogliosa mi ha sempre messo in uno stato di grande agitazione. Del resto, a quel tempo, ero ancora sofferente.” “Ebbene”, disse Aglaja, “io vorrei vederlo con i miei occhi un paesaggio del genere! E chi sa quando andremo all’estero! Sono due anni che non riesco a…

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Crapula Edizioni, letteratura e altri buchi

Coco Menard. Tramonto d’Africa

Una nuova voce in versi. Un’istantanea straniera, nostalgica, crudele. Tramonto d’Africa di Coco Menard. Che ringraziamo. Sono nulla nella sera di questa terra bruciata dal sole crudele. Spirito guerriero mi chiama dall’abisso. Oggi non risponderò. La sera tenue e rosa sul mare addolcisce con struggente malinconia. Ho nostalgia di posti che non ho mai conosciuto. Ed è triste e dolce pungente e sordo questo desiderio affonda le radici in orizzonti cui non appartengo.

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letteratura e altri buchi

A ondate (Lo stimolo e lo sprone III)

Tante chiacchiere – le chiacchiere che aiutano il rumore a farsi corpo impellente. Da tempo avevo un testo in mente, per parlare del più abusato dualismo (Dioniso-Apollo). Un dualismo sulla cui natura s’è fatto dibattito qua dentro. E invece di scrivermi addosso – una pratica sempre piu scompisciona – ho deciso di usare un passo da un testo lungo su cui (sul testo, non sul passo) lavoro da due anni lunari ormai. Un passo che in qualche modo, da lontano…

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letteratura e altri buchi

¿Ma che davero?

¿Ma che davero?. Rileggete, vi prego, il testo riproposto. E la polemica alla base di tutto (qui). Ieri, per caso – ogni tanto il voyeurismo morboso mi prende per la gola – rileggevo della polemica tra Moresco e Parente (è lo stesso Parente ad averci accennato su Twitter). Una questione tra padre e figlio – tradizioni, filiazioni. Moresco ha aperto un buco sfondato, inaudito nella letteratura italiana. Parente ci si è infilato ed ora si proclama unico possessore del luogo….

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Filologicon Crapula, letteratura e altri buchi

O Capitano, mio Capitano!

  Minerva: Ulisse! Spettatore: Chiamano Lei, Capitano. Penelope: Ulisse Spettatore: Anche di lassù. Ulisse: Hanno chiamato me? Penelope: Ulisse Ulisse: Strano non ho sentito nulla. A questo punto cala il sipario. Immaginate Ulisse con bastone e bombetta fare spallucce e avviarsi verso l’uscita del teatro.  Così l’aveva immaginato Alberto Savinio e l’uscita di scena del suo Capitano Ulisse attese più di dieci anni prima di essere consegnata agli spettatori. A farsi due conti, se ne capisce il motivo. Non allineato,…

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Filologicon Crapula, letteratura e altri buchi

“Ma molto più maravigliar lo fenno”: ciò che Astolfo vide sulla Luna

  Le lacrime e i sospiri degli amanti, l’inutil tempo che si perde a giuoco, e l’ozio lungo d’uomini ignoranti, vani disegni che non han mai loco, i vani desidèr sono tanti, che la più parte ingombran di quel loco: ciò che in somma qua giù perdesti mai, là su salendo ritrovar potrai [….] Era come un liquor suttile e molle, atto a esalar, se non si tien ben chiuso; e si vedea raccolto in varie ampolle, qual più, qual…

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letteratura e altri buchi

Prima dell’inizio della fine

Prima dell’inizio della fine. Un pezzone di Alonso sul primo dei tre sedicenti capolavori di Massimiliano Parente. Da rigustare pezzo pezzo. Rendiamoci conto della direzione che ha preso la letteratura italiana in seguito alla pubblicazione dei Canti del Caos di Antonio Moresco e della (successiva ed altamente ispirata da Moresco) trilogia inumana di Parente (La Macinatrce, Contronatura e L’Inumano). A chi dice che la letteratura italiana è in fin di vita rispondere nisba, nein. Inoltre, come una bella rassegna stampa,…

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Cave canem: la virtù dell’onda.

Una vasta provincia di orrori sottratti alla parola. Questa sarebbe bellezza? Ci vuole una nobile disperazione o barbarica rassegnazione anche per mandare tutto a puttane. E’ la mano quel che conta. Stringere il collo del poeta, farlo tacere (magna res subducta) fino a un certo punto. Su Moresco (Canti del caos). C’è una potenza, una forza che generata dalla disperazione – e per liberarsene – diventa qualcos’altro. A me piace chiamarla: la virtù dell’onda. La capacità di sbattere e non…

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