sulla scrittura (note brevi o del grottesco)
Devo riconoscere a Roberto Bolaño (col permesso ovviamente del suo mitico agente Andrew Wylie, noto nel submondo culturale come The Shark) una cosa. Una cosa personale, dico, una scoperta o ritrovamento recente del quale mi trovo or ora a fruire. C’era infatti, nel mio modo di costruire il discorso, un duplice livello. Il primo: piano, enunciativo, falsamente neutro – una falsità volontaria, una marginale e funzionale debolezza dello stesso, volta a dare passo al secondo livello. Il secondo: l’inciso nicciano, aforistico, che apre e smembra il…
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