Giacomo Leopardi – A sé stesso
Oggi, a Crapula, nubi vaghe e presaghe. Il Poeta, benedetta la sua gobba – parla e nulla io, A. Quijano, ho da ridire! Or poserai per sempre, stanco mio cor. Perì l’inganno ch’eterno io mi credei. Perì. Ben sento, in noi di cari inganni, non che la speme, il desiderio è spento. Posa per sempre. Assai palpitasti. Non val cosa nessuna i moti tuoi, né di sospiri è degna la terra. Amaro e noia la vita, altro…
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