- “Il pubblico era stato costretto a riconoscere che ciò che è oscuro non sempre è insensato e subito l’insensato si rifugiò dietro l’esposizione oscura.”
- Così vanno le cose del mondo: ce n’è uno che lancia, per primo, una pietra; poco dopo, da dietro, masse di gente appaiono dichiarando che anche loro ne sarebbero state capaci.
- Così, oggi, appena un film presenta un regia storta o una trama fumosa, ecco, di colpo: è lynchiano. Così, David Lynch, da freakest of freaks, diventa canone. Eppure Lynch è uno semplice, the coolest cat in town – ed il segreto, il punto, è uno solo.
- Il punto è che il nodo viene come tale, inestricabile. E le capriole della forma sono spesso vizi di forma.
- Pausa, musica (mantra remake)
- E a tal proposito, da qualche parte ne Il mondo come volontà e rappresentazione, Schopenhauer: “Il più grande inconveniente che l’esposizione parzialmente oscura di Kant ha avuto è che essa ha agito come exemplar vitiis imitabile, anzi essa venne fraintesa come autorizzazione corrutrice. Il pubblico era stato costretto a riconoscere che ciò che è oscuro non sempre è insensato e subito l’insensato si rifugiò dietro l’esposizione oscura: Fichte fu il primo che si impossessò di questo nuovo privilegio e ne approfittò grandemente; Schelling gli fu in ciò almeno alla pari e un esercito di scribacchini famelici senza spirito e senza onestà subito li superò entrambi. Tuttavia la più grande impudenza nell’apparecchiare pure insensatezze, con il mettere insieme affrettatamente intrecci verbali privi di senso e folli, come finora si erano uditi solo nei manicomi, apparve alla fine con Hegel e divenne lo strumento della più grossolana mistificazione generale che mai ci sia stata, con un successo, che per la posterità rimarrà incredibile e resterà un monumento di sciocchezza tedesca.”
- E quella sciocchezza tedesca, Arturo, davanti ai camini di così tante famiglie, oggi, è divenuta lo spirito stesso.
- Andiamo a ritroso, allora, all’indietro, o a spintoni e salti su un piede solo; tappiamoci il naso e andiamo. Adelante, Achei!
ohimoi, la talpa filologica!
com’era quell’esclamazione in Aristofane che pare pipi in puteolano? :D
Martina, alla fine le tue critiche/suggerementi strutturali sono serviti a qualcosa, credo. Grazie