• Più leggo Antonio Moresco più è chiaro che, senza l’apertura enorme che questi ha messo a disposizione, Massimiliano Parente non sarebbe più di un Aldo Busi – al contrario, sarebbe un Aldo Busi senza Platinette.
• C’è un Dostoievski del XX secolo: Friederich Dürrenmatt, svizzero. Denso, profondo – ma quant’è dura la legge del protos euretes (c’è chi lo dice prima e chi lo dice dopo; chi lo dice dopo non solo viene dopo, ma puzza irrimediabilmente di ridicolo). È che la memoria è più crudele della morte.
• Drive, di Nicolas Winding Refn, pare abbia incantato Cannes ed i botteghini. Chi di dovere, pur di parlare, ha parlato – scomodando Sir David Lynch, for that matter. E invece: un notevole dispiego di forma sposa una disarmante banalità di contenuto. Quando, come dicono ‘i ‘merican’, la montagna partorisce un topolino…
• Dateci pane e circo per un altro paio di settimane and get out of the way.