Dossier su Ricardo Piglia, l’autore argentino di Formas breves e Respirazione artificiale.
Proprio da Formas breves, presentiamo il saggio inedito “Tesi sul racconto”. Ringraziamo Ricardo Piglia per averci concesso i diritti non esclusivi per la traduzione in italiano di “Tesis sobre el cuento”.
Bovarismi
di Alfredo Zucchi
Lo scorso settembre 2013 la televisione pubblica argentina propone uno strano format: una via di mezzo tra una monografia televisiva e un talk-show sulla figura di Jorge Luis Borges, controverso idolo nazionale quasi come Diego Maradona. Il programma si chiama Borges por Piglia, e nel ruolo di narratore, filologo e deus ex machina c’è Ricardo Piglia.
Tesi sul racconto
di Ricardo Piglia traduzione di Alfredo Zucchi
In uno dei suoi quaderni, Cechov annota quest’aneddoto: «Un uomo, a Montecarlo, va al Casinò, vince un milione, torna a casa, si suicida». La forma classica del racconto è condensata nel nucleo di questa narrazione futura e mai scritta.
Samuel Beckett, Molloy o del penultimo,
di Luca Mignola
C’è qualcosa che leggendo Molloy di Samuel Beckett mi porta verso L’ultimo lettore di Ricardo Piglia: il rapporto tra chi è ultimo e penultimo, ossia tra lettore e scrittore. Tenendo presenti due cose: la parola penultimo in Beckett è una chiave di volta, un modo per entrare dentro il senso della sua opera; per Piglia la parola ultimo identifica il ruolo che svolge il lettore nel lungo processo che porta dalla scrittura alla decifratura del messaggio, che può avvenire secondo varie modalità, a seconda delle intenzioni dello scrittore, che di volta in volta si immagina il proprio lettore intento alla risoluzione dell’enigma delle sue parole.
La faccia stessa del mistero: Piglia, Kafka e Lynch,
di Alfredo Zucchi
E se invece non fosse possibile rimettere le cose a posto? Se, cioè, la “verità segreta” si mostrasse restia a lasciarsi sciogliere? E cos’è, in fondo, una verità segreta?
Romanzo e utopia: intervista a Ricardo Piglia,
di Carlos Dámaso Martínez, traduzione Alfredo Zucchi
Carlos Dámaso Martínez: Hai studiato storia all’Universidad Nacional de La Plata. Qual è il rapporto tra questa scelta e il tuo mestiere di narratore?
Ricardo Piglia: Scelta è una parola grossa. Quando m’iscrissi all’università volevo essere uno scrittore – o meglio, dicevo di volerlo essere.
La rosa di rame: Ricardo Piglia su Roberto Arlt,
un’intervista di Ricardo Kunis, traduzione di Alfredo Zucchi
Ricardo Kunis: Chi è Roberto Arlt?
Ricardo Piglia: Uno scrittore che non è un classico, cioè la cui opera non è morta.