la tua vita è un libro
è qualcosa di più della prima e ultima pagina
ed è formata perlopiù da un insieme di “e” e “il”
Keaton Henson è un artista che sa essere emozionale evitando svenevolezze. Cantautore, illustratore e poeta, Henson è uno di quegli artisti che scavano continuamente in se stessi per poi mettersi su pagina (o su note), riuscendo a muovere corde comuni a tutti, e a suonarle nella maniera più cruda, più pulita e onesta possibile.
L’arte di Henson è arte di ricerca esteriore e interiore (o esteriore perché interiore), di relazioni scarnificate, di quel minimo comune denominatore che costituisce la base di ogni sentire, di ogni rivelazione e autorivelazione, di presa d’atto di un vivere emotivo talmente intimo (e talmente esposto) da essere quasi insostenibile; ciò che rende interessante l’artista inglese è che non si limita a esprimersi attraverso la poesia o la musica o l’illustrazione, ma è in ognuna delle sue opere, totalmente, ed è in esse che Henson si dà a chi lo approccia (rendendo molto difficile impostare un qualsiasi discorso intorno alla sua opera, che andrebbe letta/osservata/ascoltata per quello che è, nella sua nudità e nella sua timida fierezza), nascondendo il più possibile la sua vita privata agli occhi del mondo.
una poesia altamente umana
sulla porta è pronunciata
quando lei lo chiama stronzo
e lui chiama lei puttana
Le maggiori virtù di Henson sono il minimalismo, la non-esposizione, la non-concettualizzazione, l’imperfezione, una vaga aura dal sapore antico, un confronto con il suo pubblico che avviene esclusivamente attraverso i suoi lavori, che non parlano al lettore, ma con il lettore, cercando un’affinità di sentire, un qualcosa che prescinda l’opera d’arte ma che al contempo la nutra, e le dia nuova forza e nuova voce.
Le opere di Hanson vivono letteralmente in chi ne usufruisce, avanzano intersecandosi l’una con l’altra e mirando anche all’esplorazione del sentire umano; quel che si cerca è la verità, e la verità è forse l’amore, forse il dolore, forse la vita; di sicuro è un qualcosa che non può essere trasmesso, o comunicato, ma solo percepito (caro lettore / ti prego leggi come se tu stessi dormendo), e vissuto.
perciò lo scriverò così come lo sento
e proprio come risuona nel mio cuore
senza prestare attenzione a chi spreca il proprio tempo
a confondere l’arte con la confusione
L’arte di Henson è di rara radicalità, ricca di passione e urgenza, pacata, rigida, ma al contempo comprensiva, e soprattutto umana, nel senso più universale del termine.
Keaton Henson
Idiot Verse (2015)
Trad. it. Silvia Peracchia (testo originale a fronte)
Viareggio, Giovane Holden Edizione, 2017
pp. 113
Buona sera, mi sembra un poeta molto interessante, non lo conoscevo, neanche come musicista; sto ascoltando Sweetheart, What Have You Done To Us, bellissima, la voce gli trema e questo è bello. Mi metto ad ascoltare anche gli altri pezzi. E leggerò le poesie. Bella recensione, grazie
Dianella
Salve Dianella
What have you done to us è un pezzo splendido, e mi fa davvero piacere averti introdotto a Keaton. Grazie mille per il tuo commento!
Chiara