A chi entra: spogliarsi! Nudo senza il pregiudizio dell’abito. E della casa, sia chiaro.
Il nostro è un invito a pranzo. E ci vuole tempo, perchè a noi piace così.
All’inizio: poche parole. Salve!
Poi la tavola imbadita, la letteratura, com’è giusto, a capotavola. E l’ospite sa che, quando è invitato a pranzo, non può – per educazione – alzarsi presto: è il prezzo del tempo e del gusto. (La sostanza è un altro fatto). Ma è necessaria anche una certa modestia, a tavola, per non finire saturi e disgustati dai conati, già al secondo piatto…
“Sì, ma il vino?”, chiede l’ospite.
A chi entra: non dimenticare il vino!
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