Nizza, 24 novembre 1887
(302) 11 [2] Accontentarsi degli uomini e offrire ospitalmente il proprio cuore: ciò è liberale, ma non aristocratico. I cuori che sono capaci di ospitalità aristocratica si riconoscono dai molti tendaggi alle finestre e dalle imposte chiuse: essi tengono vuote almeno le loro stanze migliori, aspettano ospiti di cui non ci si vuole soltanto accontentare…
da: F. Nietzsche, Frammenti postumi 1887 – 1888.
Ed. Adelphi – Terza edizione maggio 1990. Versione di Sossio Giametta
Ancora grazie. Che pazienza avete con me!
Sì è vero, in certi momenti Wallace ci costringe a confrontarci con l’infinita tristezza (che lui ha voluto chiamare ‘Infinite Jest’) di molti duri passaggi della vita, ma al tempo stesso trasmette una potente speranza di rapporti genuini tra tutti noi che costituiamo lo human being, restituendoci (paradossalmente) il senso, seppur sfuggente, dell’esistenza. Era un malato di mente, come lo stesso suo grande amico Jonathan Franzen riconosceva. Ma i malati di mente talvolta riescono a infrangere le barriere del nulla…il che non è poco.
Adesso vi faccio prendere una meritata pausa dai miei commenti, senza però tralasciare di chiedere ad Alfharidi, che certamente leggerà queste righe, di non dimenticarsi di me. Magari spiegandomi le ragioni del simpatico epiteto di guappo riservatomi, essendo io (milanese) un estimatore della sana e gioiosa napolitanità (ma lui non poteva saperlo, certo).
Saluti.
Enrico.