Valeria ti teneva su i capelli
per non farli ricadere sulle spalle.
Quel movimento ti lasciò scoperto il collo
come il cielo sotto la curva dell’arcobaleno
e tu lo accompagnasti con la smorfia che facevi sempre
quando qualcosa ti divertiva.
Stavi ridendo perché mai avresti pensato
di farti bionda,
ma ora che ti eri decisa ad indossare il verde
su una ciocca nascosta
quella tonalità rappresentava una tappa obbligatoria.
Guardando nello specchio misuravi
verità che non potevi vedere,
finché non t’impietrí uno spettro
sullo sfondo bianco delle piastrelle
che ti porgeva l’asciugamano e abbracciandoti da dietro
si lasciava risucchiare lentamente dal tuo asciugacapelli
come se tu fossi uno degli acchiappafantasmi.
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