Apparato di sabotaggio: la versione Gomez

Ubi Id, futurum Gomez S. FREUD, De fato ECATEO IL MILESIO, “Gli squali del Nilo”, Geografia Io sono l’equivoco fatto...

Parodia, esasperazione e degradazione: Alberto Laiseca, lettore di Borges

Selezione degli estratti dall’originale e traduzione a cura di Federica Arnoldi e Alfredo Zucchi. * Una questione di gerundi...

Saer, Aira, Laiseca: tre momenti della letteratura argentina

Selezione dall’originale e traduzione a cura di Loris Tassi. * L’eredità di Saer È molto difficile imitare il respiro...

La finzione Laiseca

Traduzione a cura di Maria Cristina Cavassa. In Laiseca 2017, 121-131 (postfazione a È il tuo turno); per gentile...

L'assurdo universo di Alberto Laiseca

In Laiseca 2013. A Edizioni Arcoiris si devono: Laiseca 2016 e Laiseca 2017 b. * E per quindici giorni...
Lupus in Crapula
Apparato di sabotaggio: la versione Gomez
Internacional
Parodia, esasperazione e degradazione: Alberto Laiseca, lettore di Borges
Internacional
Saer, Aira, Laiseca: tre momenti della letteratura argentina
Internacional
La finzione Laiseca
letteratura e altri buchi
L'assurdo universo di Alberto Laiseca
letteratura e altri buchi

Cereali al neon – Sergio Oricci

Sulla pista di un vinile oppure un file che rovescia la cartella e trova i tuoi riabbracciati in una foto da robot come due felici parti di metà di una vita rivissuta nell’aldilà POP_X   È in un tripudio di scie luminose e colori lampeggianti che si snoda la narrazione intimista e interattiva di Cereali al Neon, romanzo di Sergio Oricci edito da Effequ. Il protagonista Silvano Rei fluttua nell’antimateria di un futuro post-umano, decostruito, in cui l’immaterialità della rete…

Leggi tutto
Articoli correlati
L’io cefalgico: “Il giorno della nutria”
1 Marzo 2019
Il giorno della nutria – Andrea Zandomeneghi
7 Febbraio 2019
La tragedia dello sguardo immaturo
28 Gennaio 2019
Crapula Edizioni

L’inflazione per colazione

A casa nostra, nel caffellatte, non ci mettiamo niente: né il caffè, né il latte. Miseria e nobiltà   È domenica. Apro gli occhi con la convinzione che in casa ci sia del latte. Almeno almeno un altro cartone, penso. E almeno almeno una quantità sufficiente per un’altra colazione. Mi sveglio per gentile concessione della dirimpettaia, che con voce supplice chiede alla propria tartaruga di uscire allo scoperto per il pranzo; all’ennesimo richiamo, spazientito, salto giù dal letto. Indosso le…

Leggi tutto
Articoli correlati
Rassegna di barbarie e deliri: la rappresentazione dell’orrore nei racconti e nei romanzi di Alberto Laiseca
25 Novembre 2019
La custode
28 Novembre 2018
Lo sai tenere un segreto?
24 Novembre 2018
letteratura e altri buchi

Ridursi a vivere per poter scrivere: a cena con Aldo Busi e le sue consapevolezze ultime

Siccome i sondaggi vanno tanto di moda, mi piacerebbe, un giorno, provare a farne uno piuttosto semplice: prendere un campione di persone tra i venti e gli ottant’anni e chiedere loro se per caso conoscano Aldo Busi. Certo che lo conosco, è quella checca isterica che ogni tanto va a litigare con Sgarbi in televisione, mi dirà qualcuno. Sì, dai, è uno scrittore, un intellettuale, e non capisco perché si abbassi a fare certe stupidaggini, a confrontarsi con certa gente,…

Leggi tutto
Articoli correlati
L’io cefalgico: “Il giorno della nutria”
1 Marzo 2019
Lo Sgargabonzi: ridere di gusto e «col groppo in gola»
3 Dicembre 2018
“Un marito” di Michele Vaccari: la comunità degli sposi
12 Novembre 2018
Crapula Edizioni

L’apprendista

Mi sono fermato alla Qabbalah. È stato l’ultimo libro che ho letto. Mi è bastato. L’edizione che a un tempo aveva soddisfatto e esaurito la mia sete di conoscenza attraverso la parola stampata, era impressa su una carta grezza di terza scelta, tenuta insieme da una rilegatura avventurosa e da una copertina con l’immagine di un golem senza sguardo e l’ombra del rabbi Loew rozzamente riprodotte. Ma le interpolazioni, le postille e i commenti a margine vergati con scritture diverse…

Leggi tutto
Articoli correlati
La chiave
11 Gennaio 2019
Forme brevi – Dossier Piglia
6 Gennaio 2019
La sovraccoperta
15 Dicembre 2018
Lupus in Crapula

Istanze di delirio

«Lei invece è pieno di concezioni sbagliate, e non se ne libererà mai». Franz Kafka, Il castello   D’accordo, d’accordo, tutto questo è follia. Non c’è più nessuno che sente il bisogno di questa follia? Pazienza, non per questo rinsavirò. C’è ancora qualcuno che ne sente il bisogno? Eccomi, io sono qui. Antonio Moresco, Lettere a nessuno   Senza pietà. Ammesso che la letteratura sia quel gioco di specchi che moltiplicano l’orrore di essere uomini (e non il gioco di coloro…

Leggi tutto
Articoli correlati
Rassegna di barbarie e deliri: la rappresentazione dell’orrore nei racconti e nei romanzi di Alberto Laiseca
25 Novembre 2019
La cosmologia dell’assenza
3 Maggio 2019
Sospensione
7 Marzo 2019
letteratura e altri buchi

Centinaia di inverni, di Sara Mazzini | Estratto

Chi era Emily Brontë? E come è stato possibile per l’algida e schiva figliola di un pastore anglicano, che ha vissuto la sua breve vita quasi interamente confinata dentro una canonica in mezzo alla brughiera, concepire l’idea di una passione totale e totalizzante quale è al centro di Cime tempestose? Da simili interrogativi prende le mosse il romanzo di Sara Mazzini, uscito il 28 settembre per Jo March Literary Agency, frutto di una conferenza tenutasi alla Biblioteca Panizzi di Reggio…

Leggi tutto
Articoli correlati
Una storia di Me
11 Marzo 2019
Il giorno della nutria – Andrea Zandomeneghi
7 Febbraio 2019
La tragedia dello sguardo immaturo
28 Gennaio 2019
Lupus in Crapula

Affocus sicuro?

[Dovevate proprio scomodarci? Che succede: cantarvela e suonarvela in solitaria – come dice Amleto – non è cosa vostra? E venirci a svegliare nel bel mezzo della notte (un poeta-romanziere scrisse: La noche es un lugar en la Mancha) per una colpa così insignificante, poi? Dobbiamo sempre stare a dire chi siamo, dove, come, e soprattutto – simili agli idioti – perché siamo? Siete o non siete la Divisione K del Commando Interpolazioni, la colpa dovrebbe essere la vostra meta,…

Leggi tutto
Articoli correlati
Apparato di sabotaggio: la versione Gomez
2 Dicembre 2019
La grande macchina
31 Maggio 2019
Esercizio di sabotaggio #4: GUDISK
1 Maggio 2019
Crapula Edizioni

Le effimere

La bellezza uccide, la bellezza è l’assassino. Gregory Corso 12.00 Alle dodici dell’ultima domenica di marzo la città si riversa sul lungomare per festeggiare l’ingresso della primavera. Passeggiatori saltellano scoprendosi le spalle, soffiandosi sul petto. I camerieri invitano a sedersi all’ombra, nei ristoranti già pieni. I fiori, riversi sui bordi dei vasi, annunciano l’estate in anticipo. «Che bello, a mamma, guarda! Che bello, guarda, guarda… sì, sì, sì, oplà!» Alice regge il neonato sul braccio destro, gli indica le barche,…

Leggi tutto
Articoli correlati
Ristoranti di poco pregio n.1 – Tsumoro
13 Marzo 2019
Hayato Matsumoto
14 Gennaio 2019
Forme brevi – Dossier Piglia
6 Gennaio 2019
letteratura e altri buchi

Nel continuo tentativo di riposizionamento rispetto all’ignoto

Lettore onnivoro e autodidatta, Roberto Bolaño ha inteso la scrittura come un costante processo di formazione tra i banchi di quell’Università Sconosciuta[1] che da sempre ha fatto coincidere con la capacità di ricavare materia narrativa da condizioni di vita avverse a un mestiere che richiede tanto un punto di vista critico quanto un tetto e un buon impianto di riscaldamento per poterlo esercitare. Presto, già a partire dai primi anni Ottanta, s’immerge nella costruzione di un immaginario che fa dell’autofinzione…

Leggi tutto
Articoli correlati
Rerum Habyssalium Archivum
21 Giugno 2019
6x6x6 – Variazioni Jorge
19 Giugno 2019
Fratello minore
14 Giugno 2019
Crapula Edizioni

L’invaso

Erano passati più di vent’anni da quando il lago era stato svuotato per l’ultima volta e il sindaco Mogavero, l’artefice dell’impresa, si era addentrato con troppa passione negli incartamenti per presentarsi adesso alla stampa senza quel tono tremante della voce e gli occhi bassi sulla dichiarazione che pretendeva di leggere pur conoscendola a memoria, parola per parola, tanto ne aveva sudato la stesura: «…è quindi ormai ufficiale, e lasciate che tenga questo “ormai” come un amico fedele, come un testimone…

Leggi tutto
Articoli correlati
L’ultima notte della gazzella
27 Maggio 2019
Anita
13 Maggio 2019
La cosmologia dell’assenza
3 Maggio 2019