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Antonio Russo De Vivo

letteratura e altri buchi

Franz Krauspenhaar ovvero della nostalgia

Un uomo sente puzza di morte – causa infarto – e la sua percezione del tempo muta (“ma tutto scorre attorno a me. Tutto fluisce e rientra, continuamente, e io ho cinquanta anni ma anche trentasei e anche cinque, e questo pensiero mi fa venire i brividi”, pp. 78-9), si fa velocità (“la velocità è una delle cose migliori della vita, è un trionfo sulla morte, anche se provvisorio”, p. 84), frenesia, corsa in auto (è appassionato di fuoriserie). È…

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Crapula Edizioni

La colonia

Sì, Signore, me lo ricordo benissimo. Dopo la scuola ero andato con tutti gli altri ragazzi a raccogliere lo sterco delle bestie per portarlo ad essiccare… ero triste perché non c’era Ann, cioè, non si chiama Ann, si chiama Nan, perché è della generazione N, come me (io mi chiamo Nazel), ma a sua madre Nan non piaceva. È consentito avere dei nomignoli, ma possono essere usati solo con parenti e amici, a scuola se le chiedono come si chiama…

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Crapula Edizioni

Quartieri romani

Paragrafo primo – ‘R morto Ci so’ dei posti dove è bello stare, dove te ritrovi e puro te ce perdi, si c’hai bisogno de perdette; poi ce ne so’ antri – de posti – brutti, tristi che so’ bboni solo a ricordatte ‘nt’è zozza ‘sta vitaccia, ‘nt’è velenosa. ‘A chiesetta nostra è uno de ‘sti posti qua: tutta gnuda, colle crepe che pare l’hanno bombardata, ‘nvece so solo crepe de malinconia; in questa chiesa ce vié quarcuno solo per…

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letteratura e altri buchi

Pioggia dorata. Elena Bibolotti

Pioggia dorata, pissing o urofilia. I tre termini appaiono, nelle ricerche sul web, legati, eppure quanta differenza: si va da Danae alla parafilia, dal mito alla malattia, passando per l’anglicismo che fa tanto pop. Parliamo della pratica sessuale per cui un partner urina sull’altro e l’altro si eccita e talvolta beve. È giusto partire da qui, dal titolo, perché Pioggia dorata di Elena Bibolotti è un libro in cui c’è molto sesso e di tutto questo sesso l’autrice ne scrive…

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Crapula Edizioni

La paura del cervo

O morte io son quel cervo | che divorano i cani | La morte eiacula sangue. [1] senza la paura non so chi sono gioco in punta di piedi sul bordo padre madre, tu che sei una punizione severa – lo dice anche Bataille – la bambina cade dalle tue mani sente male, è il gioco[2] Immagina. Sei al centro del bosco, ferma. Immobile. Immagina, il sole cala e scende la tenda nera. Sei sola, la terra è secca, i fiori…

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L’arête
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La minaccia dell’anfibio
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letteratura e altri buchi

Mentre l’Italia brucia. Uduvicio Atanagi

“Più mi guardo intorno e più mi pare tutto confuso, non posso dire esattamente quando sia iniziato e non posso nemmeno affermare che qualcosa sia effettivamente successo o cambiato o che qualcosa ci sia, quello che posso dire è che forse tutto può essere ricondotto all’infamia di piazzale Loreto, se vogliamo cercare la prima piega, la crepa che ha dato vita al crepaccio sta lì, in quel momento abbiamo perso l’identità, il popolo si è travestito da qualcos’altro, prima con…

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Il giorno della nutria – Andrea Zandomeneghi
7 Febbraio 2019
Crapula Edizioni

Una vita in venti minuti

[Questo racconto, qui nella versione del 2016, è presente in altra forma in virtù di un altro editing nella raccolta Il vizio di smettere edita da Racconti nel 2018.] Il ragazzo comparve ad A***** nel tardo pomeriggio di un venerdì di aprile. Arrivò a piedi, costeggiando i tralicci dell’alta tensione che dalle colline alle spalle del paese scendevano fino a valle. Attraversò in diagonale i campi, attento a non calpestare il mais piantato da poco. Quando fu in prossimità della…

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Crapula Edizioni

Μεταμόρϕωσις (Metamorfosi)

Avevamo perso la rotta, la bussola, l’orizzonte del tempo. Intorno a noi solo mare. Calmo. Nessuna tempesta. Poco vento sulle vele della nostra nave. Nessun confine di separazione dal cielo. Il mare guerreggiava stanco, contro sottili lame di sole e l’umido scudo dell’alba. La tempesta era fuggita a Ovest, alle spalle di un mondo oscuro. Il vento soffiava singhiozzi smorzati, come un neonato che sta per addormentarsi dopo un pianto dirotto o come un uomo ferito nell’attimo sospeso tra la…

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11 Gennaio 2019
Filologicon Crapula, Lupus in Crapula

Bagattelle per un massacro. Céline

“Per molto tempo ho cercato di spiegarmi perché Bagatelles pour un massacre fosse l’unico libro veramente infernale prodotto dalla letteratura francese dopo Choderlos de Laclos.” [Ugo Leonzio, Dolore e corruzione, in Bagatelle per un massacro, p. 7] “Il mondo è pieno di gente che si dice raffinata e che poi non è, ve l’assicuro, raffinata neanche tanto così. Io, servitor vostro, credo davvero di esserlo, un raffinato! Sputato! Autenticamente raffinato! Fino a poco tempo fa, facevo fatica ad ammetterlo… Resistevo……

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Cani post-empatici dall’alba al tramonto del terzo millennio
5 Dicembre 2018
letteratura e altri buchi

Dalle rovine, dalla morte, dalla fine Noi sappiamo

Un romanzo italiano la cui trama non sia ombelicale, madre padre famiglia radici precariato ecc., è un romanzo che induce dapprima spaesamento, e poi sgomento. Ci stanno abituando male, con quelle storie di città e paesi e province nostre, con quel familismo amorale di cui si fa vanto e quei mutamenti epocali piccoli piccoli, al confronto dei quali le province americane sembrano scenari sublunari. E dunque già è tanto, forse troppo, che Dalle rovine racconti una storia non tipicamente italiana,…

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