O buono Appollo!
[Terror aeterni, ovvero la memoria è la più crudele] La gloria di colui che tutto move per l’universo penetra, e risplende in una parte più e meno altrove. Nel ciel che più de la sua luce prende fu’io, e vidi cose che ridire né sa né può chi di là discende; perché appressando sé al suo disire, nostro intelletto si profonda tanto, che dietro la memoria non può ire. Veramente quant’io del regno santo ne la mia mente potei far…
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