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Chiara Lecito

letteratura e altri buchi

Ágota Kristóf, l’analfabeta

Questa lingua, il francese, non l’ho scelta io. Mi è stata imposta dal caso, dalle circostanze. So che non riuscirò mai a scrivere come scrivono gli scrittori francesi di nascita. Ma scriverò come meglio potrò. È una sfida. La sfida di un’analfabeta. Se il senso di estraneità e l’erranza sono i temi centrali dell’intera produzione di Ágota Kristóf, la scrittura potrebbe essere definita come il passaporto che permette all’autrice un contatto (precario) con il prossimo, il grimaldello utilizzato per entrare…

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letteratura e altri buchi

Bruges la morta

Le città specialmente posseggono ognuna una personalità propria, uno spirito autonomo, un carattere riconoscibile che corrisponde alla gioia, al nuovo amore, o alla rinuncia, alla vedovanza. Ogni città è uno stato d’animo; e quando vi si soggiorna, questo comunica, si trasmette a noi come un fluido che, respirato con l’aria, entra a far parte del nostro corpo. La cosa più intelligente e sensata che si può dire sulla morte l’ha detta Marco Pannella, definendola un’assenza che si fa presenza; basterebbe…

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letteratura e altri buchi

Così ha inizio il male

Uno dei periodi storici che più mi incuriosiscono è il post-franchismo. La curiosità mi è venuta dopo aver visto La mala educación e i primi film di Pedro Almodóvar. Il mio interesse è rivolto alla voglia di spensieratezza, all’edonismo ingordo che tutt’ora mi sembra innaturale, all’immersione nel presente che reputo isterica, presenti soprattutto nel primo cinema almodóvariano: il coinvolgimento nella movida, nel sesso, nella droga, nell’alcool è raccontato con una frenesia che è solo superficialmente allegra, ma che suona tanto…

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letteratura e altri buchi

La falla nel sistema. Jim Thompson e la truffa

Era come se dovessi farlo per dimostrare che ero una persona – un essere umano, non solo una parte del sistema. Che non esisteva nessun sistema grande abbastanza da impedirmi di fare un errore, proprio come non ce n’era nessuno grande abbastanza da impedirmi di fare la cosa giusta. Perciò… be’, immagino sia per questo che l’ho fatto. La falla nel sistema di Jim Thompson è uno dei racconti più commoventi e abbaglianti che finora mi siano capitati tra le…

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letteratura e altri buchi

Fai bei sogni. Da Gramellini a Bellocchio

Una delle leggende metropolitane più irritanti della storia è che il libro sia migliore del film, e titoli come Shining, Il silenzio degli innocenti, Fight club, Il padrino mi rassicurano su quanto sia falso. Il fatto è che una storia non è solo una storia, ma si nutre anche del punto di vista con cui viene raccontata. Alcuni dei prodotti artistici più interessanti sono riduzioni cinematografiche che stravolgono il materiale di base (Lolita di Kubrick) o cover infedeli (Smells like…

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Crapula Edizioni, Filologicon Crapula, letteratura e altri buchi, Lupus in Crapula

Il Contatore

Disclaimer: questo articolo non è scritto da Alfredo Zucchi (AZ), impegnato nella venerazione obliqua del baccalà; l’autore non è Antonio Russo De Vivo (ARDV), disperso nel dark-web; non è vergato da Andrea Zandomeneghi (ZA), il quale è impegnato nella lettura propedeutica di Giovanni Duns Scoto; né scrive Luca Mignola (LM), il suo ghost-writer si è licenziato. *** Chiamatemi il Contatore. Vivo esclusivamente del calcolo percentuale delle visite, dei clic, delle statistiche sulla permanenza dell’utente sulla pagina che sta visitando o…

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letteratura e altri buchi

I crimini dell’amore del marchese de Sade

Prima di leggere I crimini dell’amore, gli unici contatti che ho avuto con la figura di Sade sono stati una lettura curiosa e un po’ annoiata della prima Justine a sedici anni, una lettura un po’ meno annoiata e molto più scettica della Nuova Justine, una visione a pezzi del Salò di Pasolini e una comparsata del Divin Marchese, incarnato in maniera seducente da Michel Piccoli, ne La via lattea di Buñuel. Mi ricordo che in Justine mi piacque tanto…

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African psycho. Dei limiti dell’assassinio come arte

La gente comincia ad accorgersi che, per comporre un bell’assassinio, ci vuole qualcosa di più di due sciocchi, uno che ammazzi, l’altro che resti ammazzato, un coltello, una borsa e un vicolo buio. Un piano, signori, armonia scenica, luce e ombra, poesia, sentimento, sono ora reputati indispensabili a prove di questo genere. (L’assassinio come arte, p. 15) L’elemento più stimolante di questo saggio umoristico di Thomas De Quincey, che nel complesso potrebbe apparire un po’ datato al lettore contemporaneo, è…

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Szabó e Fassbinder: non esiste l’amore, esiste solo la possibilità dell’amore

Ogni volta che due persone si incontrano e stabiliscono una relazione si tratta di vedere chi domina l’altro. La gente non ha imparato ad amare. Il prerequisito per poter amare senza dominare l’altro è che il tuo corpo impari, dal momento in cui abbandona il ventre della madre, che può morire. (Reiner Werner Fassbinder[1]) Mentre leggevo La porta di Magda Szabó ho subito pensato che questo romanzo sarebbe potuto essere il pane ideale per le devastanti fauci emotive e artistiche…

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Martin il romanziere. Visioni di Marcel Aymé

Una delle mie massime preferite viene dall’Amleto di Shakespeare, e recita: Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (atto I, scena V). Questa battuta mi piace perché è vera, sotto ogni punto di vista, e perché nella buona letteratura le “cose” aumentano in modo esponenziale. È una questione di approccio, o di visione, o di immaginazione, perché se il mondo è composto da fatti, la vita è la somma dei…

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