Anatomia del quotidiano
Quando incontrai Peppe Simonetti eravamo due ragazzi iscritti al terzo anno di università: Filosofia io, Lettere Classiche lui. Ci conoscemmo in uno degli spazi occupati della facoltà di Filosofia, lui all’epoca si era invaghito della mia collega Micol e stava cercando un contatto con lei. Ora, quello che non aveva Peppe era la bellezza, così gli fu difficilissimo entrare in confidenza con lei; quando ci riuscì, però, compensò la sua bruttezza con un carisma innato, quasi strabordante, a tratti fastidioso…
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