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Comunità

Lupus in Crapula

Istanze di delirio

«Lei invece è pieno di concezioni sbagliate, e non se ne libererà mai». Franz Kafka, Il castello   D’accordo, d’accordo, tutto questo è follia. Non c’è più nessuno che sente il bisogno di questa follia? Pazienza, non per questo rinsavirò. C’è ancora qualcuno che ne sente il bisogno? Eccomi, io sono qui. Antonio Moresco, Lettere a nessuno   Senza pietà. Ammesso che la letteratura sia quel gioco di specchi che moltiplicano l’orrore di essere uomini (e non il gioco di coloro…

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letteratura e altri buchi

Un certo tipo di abbandono

Utopia comunitaria. Un lungo travaglio ha preceduto – ai posteri si demanda la realizzazione di ogni teleologia, agli aruspici e agli oracoli la profezia, ai lettori politici la manipolazione plastica dei fatti – una presa di coscienza improvvisa come un colpo di scena, un sollievo o una guarigione insperata: ci sono tensioni irriducibili; c’è un solo modo per accogliere questa irriducibilità: un certo tipo di abbandono. Un certo tipo di abbandono: le idee sono più importanti degli individui che le…

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Crapula Edizioni

Giustizia

Un tizio passa accanto alla chiesa del quartiere ogni volta che c’è messa. Il piazzale è pieno di automobili parcheggiate non sempre nei limiti segnati. A volte si fatica a passare. Ma la situazione che più infastidisce il tizio è quella di un passaggio pedonale, dove un cerchio blu con il pedone bianco e il divieto di sosta vietano espressamente di parcheggiare. Questo passaggio, durante la messa, è costantemente occupato da qualche automobile. Il degrado generale della periferia nella quale…

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Totem

Era in ritardo, l’ansia gli aveva attivato la tachicardia e ogni pochi minuti un balzo fuori tempo del muscolo cardiaco; in aggiunta, il pessimo umore. A passo rapido guadagnò posizione rispetto alla signora che era entrata quasi insieme a lui e arrivò primo al totem multimediale che distribuiva i biglietti numerati di prenotazione del posto nella fila. Sullo schermo ampio controllò il settore d’ufficio che interessava il suo caso e sbatté il dito indice con forza sull’icona “Rimborsi”. La signora…

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Lupus in Crapula

La comunità che sei

Di comunità si parla spesso in terza persona, quasi fosse una ‘cosa’. Nel gergo della politica, si sente dire per esempio che le decisioni debbano essere prese a livello ‘di comunità’, come se si parlasse di uno scalino, solido e dai bordi netti. La comunità, quando è discussa in questa maniera, viene presentata come un qualcosa dai confini apparentemente fissi: la comunità nazionale, per esempio, o quella locale, trattate kantianamente come delle cose-in-sé, che esistono separatamente da chi ne parla….

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Lupus in Crapula

La comunità inconfessabile (del CrapulaClub)

Proprio nel momento del più grande sforzo d’apertura, per far girare quanto più possibile l’ultimo numero di Ô Metis IV e allo stesso tempo integrare nuovi lettori e collaboratori nel discorso di Crapula – cioè non solo tempestarli di tag sui social media ma persuaderli a costituirsi parte integrante di questo discorso – ci viene in mente un passo di Maurice Blanchot sulla tensione aporetica che è alla base della costituzione di una comunità (La comunità inconfessabile, Milano 2002, pp. 31-2, traduzione…

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