Tag

dante

Lupus in Crapula

Cave Canem: l’autobiocrazia o l’Italia che scrive

Due movimenti di Borges: in un’intervista con Arbasino – l’imbarazzante leggerezza dell’argentino, il passo felpato di chi ha smesso di camminare nei labirinti, e l’imbarazzante domanda sul realismo dell’italianissimo Arbasino, elegantissimo, che dà la misura dell’arretratezza culturale dell’Italia letteraria, che ancora oggi ci appesantisce con gli italianissimi revival mortuari. Citazioni. La citazione da Borges, perché altrimenti si prendono sempre per generali certe considerazioni (come quella appena espressa). Da “Abbozzo di autobiografia” (in Elogio dell’ombra, Einaudi, 1977): Nel 1946, un presidente…

Leggi tutto
Articoli correlati
Parodia, esasperazione e degradazione: Alberto Laiseca, lettore di Borges
1 Dicembre 2019
Sospensione
7 Marzo 2019
L’eroe tra psicanalisi, società e scrittura: da Campbell a Vogler
21 Gennaio 2019
Lupus in Crapula

Appunti sulla struttura

[in fondo] Percezione della tradizione. Che cos’è per un europeo la tradizione? (Il fatto stesso di vivere in una terra chiamata come una vacca mitologica, potrebbe spiegare una porzione sostanziale del problema). E come l’europeo vede la sua tradizione, dopo il tempo trascorso a scolarizzare i secoli (cioè gli uomini), nelle terre aliene che non sono l’Europa, ingenerate nel mito, inesistenti nelle profezie e nelle lettere to the good God? E viceversa come ci vedono loro, le cui identità sono…

Leggi tutto
Articoli correlati
Tre versioni di Teofrasto
28 Giugno 2019
6x6x6 – Variazioni Jorge
19 Giugno 2019
Sospensione
7 Marzo 2019
Lupus in Crapula

Cave Canem: poltiglia politica

Ond’elli ancora: «Or dì: sarebbe il peggio Per l’uomo in terra, se non fosse cive?». «Sì,» rispuos’io; e qui ragione non cheggio. Dante, Paradiso, Canto VIII vv 115-117 Date una guerra all’uomo, e vi sarà grato che gli avrete concesso di uccidere i proprio simili. La città immondizia. Un uomo dice ad un altro uomo che la città è una merda. L’altro uomo gli risponde: «Sono un coprofago!» In rime sparse. Vincolo di casualità – guerra (polemica) – entropia. In…

Leggi tutto
Articoli correlati
Cambio di funzione
7 Novembre 2018
Un certo tipo di abbandono
23 Settembre 2018
B per Beati
15 Giugno 2018
Lupus in Crapula

Ô Metis II

Ô Metis II. Non vogliamo sottrarci alla pubblicità. Non avremmo voluto ammetterlo, ma bisogna pure mandare avanti le cose, spingerle fuori (“spinga forte Quijano, spinga.” “Dottore, non ho le ovaie” “Che importa! Spinga comunque!”). E così per O Metis II abbiamo scelto il tema del Fuori di sé. L’abbiamo veramente scelto noi? Diciamo pure che siamo stati sollecitati dal nostro Filologo – a lui non piace venire fuori sempre, piace inseminare e guardare le cose crescere, per giudicarle. D’altronde un’attitudine…

Leggi tutto
Articoli correlati
Il Contatore
31 Dicembre 2016
Ô Metis VI, Farsalia
25 Ottobre 2016
La faccia stessa del mistero: Piglia, Kafka e Lynch
18 Ottobre 2016
Lupus in Crapula

Il pathos della distanza

Quando penso che la sapienza è stata liberata da ogni giustificazione ultraterrena, allora non posso fare altro che gioire di quegli uomini – atei, così si dicono – che hanno finalmente liberato il mondo da Dio. Grazie! Poi, però, penso anche che tutto questo atteggiamento illuministico (sebbene il principe Kant non fosse poi tanto intransigente nei confronti della superstizione divina) ha portato a far sì che il pensiero che pensa sé stesso – o la filosofia – scomparisse, si dileguasse……

Leggi tutto
Articoli correlati
Il sacrificio
5 Aprile 2019
Il positivismo inverso di H.P. Lovecraft
4 Marzo 2019
Esercizio di sabotaggio #2
23 Gennaio 2019
Filologicon Crapula

O buono Appollo!

[Terror aeterni, ovvero la memoria è la più crudele] La gloria di colui che tutto move per l’universo penetra, e risplende in una parte più e meno altrove. Nel ciel che più de la sua luce prende fu’io, e vidi cose che ridire né sa né può chi di là discende; perché appressando sé al suo disire, nostro intelletto si profonda tanto, che dietro la memoria non può ire. Veramente quant’io del regno santo ne la mia mente potei far…

Leggi tutto
Articoli correlati
Variazione sul tema del ritorno
11 Febbraio 2019
Cave canem: Gli iniziati
23 Aprile 2018
La tela di Stein
30 Ottobre 2017
Articoli correlati
Al di là delle Mura
8 Aprile 2019
Sospensione
7 Marzo 2019
Variazione sul tema del ritorno
11 Febbraio 2019
O Metis
Crapula Edizioni

Scontro al vertice (VI) – La caduta (L’inganno è la via)

La testa di Bloom, più leggera o vuota (l’inferno e la gravità), flotta nell’aria schiumosa e ricade quando i Titani sono già in atto e tutto è cambiato, la partita non è più una partita ma un’orgia d’infamie – la testa ricade in ritardo, come sempre il giudizio rispetto alla cosa. Nella ressa, nell’orgia, alcuni muovono ad agio e sguazzano, altri (Beckett si strappa i capelli come un samurai della pelota-parola, l’ultima; Bukowski ingozzato e saturo; Sartre impallinato; Platini il…

Leggi tutto
Articoli correlati
PONTEGGI
31 Maggio 2018
Filologicon Crapula: Gige e Candaule
29 Marzo 2018
La niña santa
24 Febbraio 2017
non c'è scampo
Crapula Edizioni

Scontro al vertice (VI) – La caduta (Et tu n’attends plus la mort qui viendra)

Nella ferita precipitano i corpi, ottemperando alla caduta. Lo spazio è più relativo del tempo incostante. Eppure si cade. E si vede, si annusa, si tocca. I sensi non mentono, non mentiranno. Il campo elettrico, il campo magnetico, la distorsione, il precipizio. Esiste questo infinito, pur sempre delimitato, e intorno le città sbudellate, incendiate da fauci meccaniche che sputano acciaio, da aerei bombardieri, funghi atomici, allucinazioni, iperventilazioni, morti. Tutto ciò che brucia è lo zolfo nelle narici: più si fa…

Leggi tutto
Articoli correlati
PONTEGGI
31 Maggio 2018
La niña santa
24 Febbraio 2017
Godbody
13 Febbraio 2017
Crapula Edizioni

Scontro al vertice (V) – Lo specchio delle idee

L’aria si fa inspiegabilmente limpida. Il luogo è un ossimoro, ora. “Si va avanti qui, se davvero si va e non si sta fermi.” Osserva Fharidi, il viso abbagliato dalla luce. “Si è moltiplicato tutto! Il campo è uno specchio.” La palla intonsa e bianca e la sua riproduzione nello specchio, a centrocampo. Quel che resta di Bloom controlla che le squadre siano schierate. Non manca nessuno. Due fischi. Platini la dà indietro, la palla rotola sdoppiata, mentre le due…

Leggi tutto
Articoli correlati
Al di là delle Mura
8 Aprile 2019
Sospensione
7 Marzo 2019
Variazione sul tema del ritorno
11 Febbraio 2019