Lo spionaggio come metodo: Maugham e Mailer
La realtà è una pessima narratrice. Comincia una storia a caso, generalmente molto prima del vero inizio, fa qualche divagazione incoerente e poi la tronca, lasciando la trama sospesa a mezz’aria, senza conclusione. Lavora su una situazione interessante, poi l’abbandona per seguire un particolare che non ha nulla a che vedere con la vicenda; non ha il senso dei momenti culminanti e ne sciupa gli effetti drammatici in cose prive d’importanza. (Ashenden l’inglese, p. 5) Ne L’Outsider, Colin Wilson scrive…
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