caffè viennese (II)
2 Febbraio 2014
Ora capisco – due ore fa, in un bar del quartiere museale viennese – il motivo dello sforzo prolungato (quasi un anno intero), monogamico, per certi versi innaturale, di leggere (rileggere, studiare, sviscerare) L’uomo senza qualità di Musil. Trattasi infatti probabilmente dell’unica opera di rilievo proveniente da Nietzsche – ovvero dove una delle questioni più cruciali messe fuori dal Baffo (la fisiologia dell’estetica) diventa nodo fondamentale, centro inaggirabile. Mi pare, così, di costruire una mia propria genealogia. (ci sarebbe poi sempre…
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