Tag

giacomo leopardi

Lupus in Crapula

Venerdì, che da lui si denomina.

Nessuno sa – o tutti sanno – chi è Giacomo Leopardi. Voi, amici di Crapula, limitrofi di Vacca Pezzata, sapete invece una cosa che Leopardi non sa e non saprà mai, cioè che oggi è venerdì, giorno del milite ignoto. Per quelli che non conoscono Leopardi Giacomo (e di questi tempi il numero cresce, almeno 20 anni fa a scuola c’era l’obbligo del Sabato del villaggio e di conoscere quelle tre parole: solitudine, natura, nulla – che a dieci anni…

Leggi tutto
Articoli correlati
Rerum Habyssalium Archivum
21 Giugno 2019
Sospensione
7 Marzo 2019
†Interpolazione†
1 Febbraio 2019
letteratura e altri buchi

Letture: Antonio Moresco – La Lucina

La logica editoriale presenta l’ultimo romanzo di Antonio Moresco “La lucina”, edito da Mondadori, come una storia sospesa tra Leopardi e Il piccolo principe. Ah! La logica! Capisco la necessità di attirare il lettore a comprare il libro, la rete di librerie reali e virtuali per le quali viaggia l’opera, l’astuzia di fare corrispondere il prodotto alla volontà di chi legge, che vuole immediatamente il paragone. (Mi viene in mente la presentazione, da un altro retro di copertina, a Cosmopolis…

Leggi tutto
Articoli correlati
Sospensione
7 Marzo 2019
L’eroe tra psicanalisi, società e scrittura: da Campbell a Vogler
21 Gennaio 2019
Tu che eri ogni ragazza
21 Novembre 2018
Lupus in Crapula

Giacomo Leopardi – Alla luna

Ancora il Poeta. Ancora, mai sazio. O graziosa luna, io mi rammento che, or volge l’anno, sovra questo colle io venia pien d’angoscia a rimirarti: e tu pendevi allor su quella selva siccome or fai, che tutta la rischiari. Ma nebuloso e tremulo dal pianto che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci il tuo volto apparia, che travagliosa era mia vita: ed è, né cangia stile, o mia diletta luna. E pure mi giova la ricordanza, e il noverar…

Leggi tutto
Articoli correlati
Venerdì, che da lui si denomina.
26 Settembre 2014
Letture: Antonio Moresco – La Lucina
6 Aprile 2013
Giacomo Leopardi – A sé stesso
15 Novembre 2012
Lupus in Crapula

Giacomo Leopardi – A sé stesso

Oggi, a Crapula, nubi vaghe e presaghe. Il Poeta,  benedetta la sua gobba – parla e nulla io, A. Quijano, ho da ridire!       Or poserai per sempre, stanco mio cor. Perì l’inganno ch’eterno io mi credei. Perì. Ben sento, in noi di cari inganni, non che la speme, il desiderio è spento. Posa per sempre. Assai palpitasti. Non val cosa nessuna i moti tuoi, né di sospiri è degna la terra. Amaro e noia la vita, altro…

Leggi tutto
Articoli correlati
Rerum Habyssalium Archivum
21 Giugno 2019
Nel continuo tentativo di riposizionamento rispetto all’ignoto
27 Settembre 2018
Maurice Blanchot e l’esperienza della scrittura
17 Febbraio 2018