Lo studente
Passava lunghe ore, immobile, davanti allo stretto abbaino della sua misera stanza, osservando lo scorcio dei tetti della città mitteleuropea in cui si era trasferito. Forse non osservava nemmeno più. Probabilmente all’inizio, qualche anno addietro, aveva guardato con reale interesse il frammento di panorama che gli si stendeva davanti, ma ora sarebbe più corretto dire che ne era rapito, cadeva in una specie di trance davanti alla finestra, senza compiere nessun movimento, quasi senza nemmeno respirare; restava semplicemente lì. Solitario…
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