F. Kafka – Lettere a Milena, p9
[Merano, 29 maggio 1920] Cara signora Milena[1], la giornata è così breve, trascorre con lei e solo tra altre bazzecole è già finita. Rimane a stento un po’ di tempo per scrivere alla vera Milena, quella che – ancora più vera – se ne stava qui per tutto il giorno, nella stanza, sul balcone, nelle nuvole. Da dove viene la freschezza, il buonumore, la spensieratezza della sua ultima lettera? È cambiato qualcosa? O mi inganno e i brani della sua…
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