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letteratura e altri buchi.

Crapula Edizioni

La fine del mondo prima della fine del mondo

  La sovrapproduzione di grelina dovuta alla privazione di sonno in cui verso da giorni, deve aver alterato abbastanza significativamente la stimolazione del mio appetito, decisamente abbondante: sento lo stomaco rimpicciolirsi, fino quasi a scomparire nel centro del mio corpo, e questo mi induce a scrollarmi le coperte di dosso. Mi alzo con sorprendente agilità, anche se la tibia mi fa ancora un male cane, di quel dolore che raggiunge la sua effusione massima nel modo più subdolo possibile, espandendosi…

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Lupus in Crapula

Cave canem: l’individuo

Come dire che forse la credenza nell’individuo è fallace, quanto la credenza nella società, nei paesi, nelle epoche, nelle scuole. Che evidentemente è falsa. (J. L. Borges, Il secondo rinascimento o Ragnarök) Non si conoscono troppe cose sull’arte. Si pensa e si agisce come se bisognasse a tutti i costi trovarsi dentro qualcosa (la società, un movimento politico o ancora per assurdo la realtà). Io non sto da nessuna parte, scentrato, dislocato. Leggevi perché a quelle cose scritte concedevi il…

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letteratura e altri buchi

Pedro Páramo e la maniera quantistica

Col pretesto di affrontare quell’oggetto letterario sconosciuto e sconcertante che è il Pedro Páramo di Juan Rulfo, voglio dare sfogo a una serie di pensieri, che da qualche tempo mi ossessionano, nella forma di ipotesi narratologiche. Prima di tutto, devo affermare che non rivendico l’opposizione realtà-finzione, opposizione che persino i più fini critici di Borges utilizzano incessantemente. In un certo senso, infatti, uno potrebbe considerare la realtà realizzata dall’occhio umano come la più sofisticata delle finzioni. Al contrario, per parlare…

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†Interpolazione†
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letteratura e altri buchi

E. Hemingway, Le nevi del Kilimangiaro

La narrazione dei fatti inizia in medias res (con l’eccezione di un breve paragrafo sul Kilimangiaro, da non dimenticare nel corso della lettura): Harry, scrittore in crisi, una gamba in cancrena a causa di una taglio non disinfettato accuratamente, e la moglie Helen (il suo nome appare solo verso la fine del racconto) sono in viaggio in Africa, nella valle del Kilimangiaro, per un safari di caccia (situazione simile a quella di La breve vita felice di Francis Macomber sempre…

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Lupus in Crapula

Ô Metis 3 – Lavori in corso

Amici di Crapula, ribollono in pentola gli ingredienti del terzo numero di Ô Metis – Raggiro/Ritorno. Quindi, non ci resta che attendere. Nell’attesa mi preme dire una cosa riguardo al nostro lavoro (è una parola orribile, ma sopportate!). La rivista  Ô Metis è un progetto di scrittura, dove quest’ultima è insieme il contenuto e il contenitore, nella quale tentiamo di farci carico delle cose che diciamo e di sopportarle con leggerezza. Non è facile, talvolta, accettare certe scelte letterarie, è come fare la guerra…

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Crapula Edizioni

Crapula Edizioni: L’occhio della giraffa

Riproponiamo oggi un racconto apparso a Settembre nel secondo numero di Ô Metis, la rivista di Crapula Club. Il racconto è L’occhio della giraffa, di Luca Mignola. Buona lettura. *** L’occhio della giraffa   Sotto ci sono tutti i blues e tutte queste femmine che si muovono camminano nel mezzo e da ogni altra parte nel mezzo però ci sono io che mi vedo per non vedermi neanche in sogno se mi vedessi mi dico sarei dall’altra parte dell’occhio asportate…

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L’eroe tra psicanalisi, società e scrittura: da Campbell a Vogler
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Lupus in Crapula

Giuseppina la cantante ossia il popolo dei topi, Kafka

“Lo stiamo spulciando l’Archivio Bolaño. Per quale scopo?”. L’amico Fahridi Al, che sta con la creatura in braccio, dice “Per crearci una genealogia. A farci una famiglia, insomma!”. “Va bene, allora – gli dico – e facciamola, inventiamola. Non è un gioco questa ricerca, in realtà non lo so bene neanche io che cos’è,  e a riguardo si potrebbe proprio riscrivire Cartesio e dargli quella punta di dubbio e di invenzione, e dire: Cogito ergo insequor. Perché, poi, partire dalla…

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Lupus in Crapula

Appunti sulla struttura

[in fondo] Percezione della tradizione. Che cos’è per un europeo la tradizione? (Il fatto stesso di vivere in una terra chiamata come una vacca mitologica, potrebbe spiegare una porzione sostanziale del problema). E come l’europeo vede la sua tradizione, dopo il tempo trascorso a scolarizzare i secoli (cioè gli uomini), nelle terre aliene che non sono l’Europa, ingenerate nel mito, inesistenti nelle profezie e nelle lettere to the good God? E viceversa come ci vedono loro, le cui identità sono…

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: Alonso Quijano il Buono

La storia del nome – o più apertamente dei nomi – è una cosa falsa, così falsa che neanche tutto il postmodernismo, ammesso che esista, può rendercela digeribile. (Figuriamoci poi qua, a Vacca Pezzata – che luogo è mai questo? – dove le cose cambiano e scorrono così velocemente, che un giorno non si chiama come il giorno appena trascorso. Dove le cose sono almeno doppie, e per ciascuna coppia un solo nome è molto poco). Però, se tra noi…

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