L’ukulele verde del Vermont
11 Maggio 2018
Yes attraversa la piazza a passo svelto, un sole d’argento staziona nel firmamento, troppo splendente per essere detto luna. L’esame è andato bene. Sua sorella No lo aspetta ai piedi del monumento ai caduti, raccolta in un’impermeabile rosa, cuoio chiaro di ballerine, spire Marlboro Gold. Un glicine si inerpica rannuvolato. L’insegna fucsia del bar gelateria ne celebra la spumosa conversazione avvolgendone le membra in acida sacra aureola, fungo purpureo d’atomica, incruenti sbuffi di coriandolo. Una piccola colomba plana di piuma…
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