A colloquio con il morto
12 Febbraio 2019
Emerge dal buco della stazione di Jacques Bonsergent. La fronte gli scotta, tossisce, tira su col naso. Sta male. Lo sa, l’ha sentito già appena sveglio: sta male. Non è un dolore specifico, ma una spossatezza generale che rallenta il corpo. Solleva il cappuccio del giaccone a coprirsi il capo: si atteggia a moderno druido, mago oscuro, ma di certo somiglia più a un mendicante cencioso o a uno spacciatore disperato. Percorre qualche centinaio di metri tra i piccoli palazzi…
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