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Crapula Edizioni

Etnografia esistenziale, primo movimento

ETNOGRAFIA ESISTENZIALE IN 4 MOVIMENTI Riprovevoli fantasticherie (dietro la porta del cesso) di uomini del nostro tempo   cum ecce crepusculum et nox provecta et nox altior et dein concubia altiora  et iam nox intempesta Apuleio, Le metamorfosi, II, 25 caldum meiere et frigidum potare Petronio, Satyricon, LXVII     1. Etnologia del risentimento. Il sig. Lo Castro e sig.ra che poi manco l’ingegner Calandra ha capito che deve farsi un po’ i cazzi suoi con quella faccia da te-lo-trovo-io-il-lavoro-mio-piccolo-rifiuto-della-società…

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Consapevolezza

Un giorno Benedetta Salviati di anni venti voleva credere che l’amore è tutto e quello stesso giorno Arrigo Monticelli di anni quaranta pensava che ci si può abituare persino alla disperazione e i due, entrambi presi dai propri pensieri e intenti a camminare nelle reciproche bolle blu piene d’ossigeno in un altro mondo in cui c’era acqua da bere ma non aria da respirare, si urtarono e caddero come si cadrebbe in bolle elastiche da chewingum a misura umana, ossia…

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Pidocchietto e Pulcetta

La sera in cui accadde la disgrazia, Pidocchietto e Pulcetta, che vivevano insieme felici in una sola famiglia, stavano facendo cuocere la birra in un guscio d’uovo. Là dentro cadde Pidocchietto e si bruciò. Fu allora che la dolce Pulcetta cominciò a gridare e un Uscio del vicino, sentendo, disse: «Perché gridi, Pulcetta?» «Perché Pidocchietto s’è bruciato». Allora Uscio del vicino cominciò a giudicare, quando una Volante all’incrocio della strada, sentendolo, disse: «Perché giudichi, Uscio del vicino?» «E non dovrei…

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La porta

Ada si trovò davanti a un muro. Era color vaniglia e aveva qualcosa di innaturale che non riusciva a definire, forse per via del fatto che sull’intera sua superficie ci fosse un’unica apertura: una porta, in alto sulla destra, a cui si accedeva tramite una lunga scala. A lei parve di stare in un quadro di Escher con un trucco per nascondere l’angoscia delle altre rampe, degli archi che s’intrecciavano, delle finestre che non finivano mai di guardarsi le une…

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Mission impossible

Alla cortese attenzione del Direttore Pallina Distaccamento regionale F.F. Reggimento “Salmone Affumicato”   Illustrissimo Direttore, so che una volta consegnata una missione noi sottoposti non dovremmo nemmeno aver l’ardire di guardarVi troppo a lungo negli occhi prima di rizzare le code, procedere col saluto ufficiale e dirigerci verso l’obiettivo di gran carriera. Lo so, Vostra Eccellenza, e chiedo venia già adesso per la mia insolenza, ma la missione che mi avete affidato è al di sopra delle mie capacità. Avevate…

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Le identità minime (racconto breve)

Pranzo insieme. Uno è seduto. L’altra arriva. Invito, gesto d’ingresso, piede che accede, sedia si sposta. Piede adiacente al piede del tavolo. Mano che stringe mano, che intreccia dita. Poi si libera, e diventa mano che prende bicchiere e bottiglia, dunque mano che versa in mano che ha preso. E la bocca dell’altra si apre e dice. Poi, la bocca dell’uno si apre e parla. – Insegnami a insinuare. – Questo vuoi da me? Il tuo potrebbe essere un ricatto….

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I segni di Persefone

Presento un cuento di un collaboratore, un incursore nuovo – tale Signor Stubb – giuntoci tramite la sagrada visione di Alonso Quijano, talent scout. I segni di Persefone di Signor Stubb Persefone cammina sulle rive dello Stige. Un cielo rosso infiamma il suo cammino, lento e deciso. Sa dove deve andare. Lontano dall’approdo di Caronte vi è un’ansa che scorre profonda, una curva che tutto nasconde: pareti a piombo – color del piombo – si chiudono in alto, scavate millenni fa dalle…

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