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racconto

Crapula Edizioni

B per Beati

Da ore si susseguivano i discorsi di tutte le cariche e commissioni: sui banchi alcuni deputati chiacchieravano sottovoce, altri erano immersi negli schermi, altri ancora si guardavano attorno impazienti, una decina, sfinita, si era abbandonata al sonno. Indifferentemente da chi li pronunciasse, ringraziamenti, aneddoti e vuoti flussi di parole riempivano l’aria senza catturare l’attenzione di nessuno. L’aula non era mai stata così piena se non per la seduta inaugurale, eppure era vuota per un terzo. La maestosa sala d’Ercole continuava…

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Crapula Edizioni

Campo di Carne

Mi sono lasciata crescere le unghie fino a farne lame. Tutte le mie colleghe me le invidiano. Me le invidiavano. Non ho mai pensato a difendermi. Ci fai l’abitudine ai calci in pancia e, se sei fortunata e non ti ammazzano, capisci anche che a reagire, il più delle volte, perdi. E infatti. È stata Mimma a consigliarmi di farmele crescere, perché di matti in giro ce ne sono, ha detto, di fattoni che arrivano in gruppo, che vogliono filmare,…

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Crapula Edizioni

Sottosopra

Avevamo già tutti, noi colleghi, messo in guardia più volte il Manzini sulla pericolosità di quel suo vezzo – scantonando certo la punta del rimprovero perché non risultasse oltraggiosa e si spezzasse contro la figura marmorea dell’accademico più brillante del trentennio – di leggere a cavalcioni sulla finestra all’ultimo piano del dipartimento di Filosofia, una gamba e metà tomo nel vuoto, esaminando di tanto in tanto, come diceva sorridendo, il viavai degli studenti, quei ragazzi che vedeva sciogliersi sotto il…

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La chiave
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Crapula Edizioni

Il colloquio

Arriva una mail, sono loro. Credo che l’umanità si divida in due categorie: quelli che subito aprono la mail e la leggono, e quelli che allontanano il portatile da sé e lo consegnano a un altro, chiedendogli di leggere la mail. Io appartengo alla prima categoria, ma oggi voglio cambiare. In realtà non penso che qualcosa si divida veramente in due categorie, ma oggi sono così: schematica. Vado in cucina, faccio un giro per la casa, non c’è nessuno. Potrei…

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Emme come Marta
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Il sacrificio
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Crapula Edizioni

I piedi gonfi

Un velaccio di nubi nere correva sull’asfalto, a randa di un fianco nebbioso che copriva la campagna. Giulia sotto quel cielo guidava adagio, con gli occhi sventati e pieni di stanchezza. Puntava dritta verso la stazione di servizio, l’unica su quel tratto isolato di autostrada: in lontananza il neon Panini e Colazioni formicolava nel bel mezzo di un paesaggio fantasma, con poche altre luci, cartelli pubblicitari e ombre viola che abbrancavano i costoni argentati di tufo. Ancora due semicurve e…

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Crapula Edizioni

Il prossimo

Passano le settimane, e nessuno ha ancora capito se la Carla guarda il grattacielo o il mare. Sta seduta lì, sulla panchina vicino al bancomat. Arriva in anticipo tutti i giorni; mentre aspetta, batte con le nocche delle mani una contro l’altra. Non ha bisogno di sigarette, la Carla, delle parole crociate, del telefonino. Solo le nocche delle mani. E gli occhi sempre dritti sul grattacielo, laggiù. O sul mare. O su tutti e due. «Puntualissima, Carla…», dice Loris Braghittoni,…

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Internacional

Il rospo

Leopoldo Lugones, Il rospo (El escuerzo), in Las fuerzas extrañas, 1906 (ultima edizione italiana: Le forze misteriose, traduzione di Francesco Verde, Torino, Lindau, 2017). [Il racconto è riportato qui nella traduzione di Marcella Solinas, dall’antologia Racconti ispanoamericani del terrore del XIX secolo, a cura di Lola López Martín, Salerno, Edizioni Arcoiris, Collana Gli eccentrici, 2015, pp. 7-12. Anche la biografia è tratta dall’antologia: pp. 128-29.] ***** Un giorno come tanti, mentre giocavo in campagna nella casa di famiglia, incappai in…

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L’ultimo uomo

1. Un uomo calvo, glabro e pallido, con una tuta bianca chiusa da bottoni neri è in piedi e fissa un muro bianco. Le sue pupille saettano come se stesse seguendo uno scontro tra asteroidi e comete, come se stesse assistendo a una battaglia tra navi spaziali, alla morte simultanea di stelle, alla nascita di pianeti dopo interminabili big bang. Ma è lì, in piedi, posizione perfettamente eretta, mani intrecciate dietro la schiena, in una stanza disadorna e senza finestre,…

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Crapula Edizioni

Il corvo

Il fringuello era fermo sulla grondaia. Giorgio credeva fosse malato e già fantasticava di poterlo curare e tenere con sé. Avvicinò con delicatezza la scopa più volte, sfiorandogli le penne. Nessun movimento. Trascinò allora il corpo nelle immediate vicinanze della finestra immaginando un posto in giardino dove seppellirlo, fare un piccolo cumulo e metterci una croce. Era alla ricerca di uno straccio quando un forte battito lo sorprese alle spalle: un corvo era atterrato e stava beccando il fringuello. Giorgio…

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Crapula Edizioni

Signor Pacciani

Signor Pacciani fissa la casa del vicino, quelle linee dritte: esatte e regolari della costruzione, il prato disciplinato ad altezza due del tagliaerba elettrico di marca giapponese, la macchina di marca tedesca i profili delle cui ruote formano un angolo retto con il marciapiede; le grate chiuse, i vetri nitidi delle finestre, le tendine di pizzo con motivo geometrico abbassate, signor Pacciani fissa il contorno del camino cilindrico che si staglia contro la pulizia ipocrita del cielo, il cielo azzurro…

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