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letteratura e altri buchi

Vite difficili di privilegiati

Secondo Rousseau, il denaro che si ha è lo strumento della libertà mentre quello che si insegue è lo strumento della schiavitù. Christopher Marlowe dice che il denaro non può comprare l’amore ma migliora la posizione contrattuale. Per i protagonisti de I privilegiati, Adam e Cynthia, il denaro è la vita, o, meglio, il lasciapassare per una vita degna di essere vissuta. Il titolo originale del romanzo di Jonathan Dee, The Privileges (I privilegi), chiarisce ulteriormente il concetto: non abbiamo…

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letteratura e altri buchi

L’epica di Marlon James

La gente deve sapere. La gente deve sapere che c’è stata quella volta che potevamo farcela, sai?  Potevamo davvero farcela. Nella gente c’era abbastanza speranza e stanchezza e non poterne più e voglia di sognare che qualcosa poteva succedere davvero. […] Forse è una cosa troppo grossa per te.  Forse è una cosa troppo grossa per un solo libro e dovresti marcarla stretta. Stare sul pezzo. […] Quando metti giù la prima frase me lo dici? Mi piacerebbe sapere quale…

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letteratura e altri buchi

Eccentrici

Due domande accompagnano la lettura di Eccentrici: cosa sia il centro da cui i quarantadue personaggi raccontati da Geminello Alvi svicolano (inconsapevolmente?) e se davvero valga la pena orbitare attorno a questo centro. Perché, nel bene e nel male, le vite tirate fuori dallo scrittore sono incapaci di piegarsi agli accadimenti esterni e anzi rifulgono attraverso di essi, o soccombono, ma in un modo o nell’altro impongono al mondo la loro esistenza. Gli ingenui ritengono che la propria biografia consista…

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letteratura e altri buchi

La stanza profonda – Vanni Santoni – Una prima recensione ibrida

L’ultima volta che recensii un libro di Vanni Santoni fu nel 2011: Se fossi fuoco, arderei Firenze. Ricordo che ebbi l’ardire – o meglio la tracotanza, l’infantilismo e il cattivo gusto – di valutarlo in decimali, come si fa a scuola; ricordo anche che lo trovai buono ma non abbastanza e lo criticai aspramente, perché venivo da Gli interessi in comune e avevo aspettative altissime. Scrissi tra l’altro che «in Se fossi fuoco compare di rado e appannato quel potere…

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letteratura e altri buchi

Red Riding Quartet

La fine del mondo è un pantano marcescente che risucchia e si espande allo stesso tempo, il cui trionfo non ha alcun sapore catartico: non c’è distruzione, né rinascita, ma solo un ulteriore perpetuare dello stato delle cose. Il male è un semplice e inaccettabile dato di fatto, che non distrugge e che non può essere distrutto, una creatura tentacolare che magari, qualche volta, si esaurisce in qualche sua derivazione, ma che esaurendosi si rafforza, diventa più sofisticato, più nascosto,…

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letteratura e altri buchi

Psicoterapia e narrazione in Irvin Yalom

Come terapeuta, il mio compito è […] quello di lavorare al superamento del mio ruolo, ovvero di fare in modo che il paziente assuma la funzione di padre e di madre di se stesso. Se nella prefazione Irvin Yalom dichiara con una chiarezza adamantina lo scopo del suo lavoro, nella postfazione, scritta trent’anni dopo, l’autore commenta che avrebbe voluto essere il supervisore del se stesso più giovane (che comunque aveva cinquant’anni), per suggerirgli di muoversi con più cautela con i…

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letteratura e altri buchi

La tregua

Quando si è nel cuore stesso della vita è impossibile riflettere. E io voglio riflettere, valutare il più esattamente possibile questa strana cosa che mi sta accadendo, riconoscere i miei stessi segnali, compensare la mia mancanza di gioventù con un eccesso di consapevolezza. Leggendo La tregua di Mario Benedetti, ci si domanda che cosa sia la consapevolezza e che cosa significhi essere nel cuore della vita: si ha l’impressione che le due cose coincidano in un sentire completo, in uno…

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Le nostre anime di notte

Ma stiamo anche andando avanti, non è vero? disse lei. Stiamo continuando a parlare. Fin quando potremo. Finché dura. Di cosa vuoi parlare stasera? Addie guardò fuori dalla finestra. Vedeva il proprio riflesso sul vetro. E l’oscurità subito oltre. Fa freddo lì stasera, tesoro? Kent Haruf non è uno scrittore o un narratore, ma un luogo. Kent Haruf è Holt. E Holt si conferma, con Le nostre anime di notte, un luogo in cui è bello tornare. Perché ancora più…

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letteratura e altri buchi

Ágota Kristóf, l’analfabeta

Questa lingua, il francese, non l’ho scelta io. Mi è stata imposta dal caso, dalle circostanze. So che non riuscirò mai a scrivere come scrivono gli scrittori francesi di nascita. Ma scriverò come meglio potrò. È una sfida. La sfida di un’analfabeta. Se il senso di estraneità e l’erranza sono i temi centrali dell’intera produzione di Ágota Kristóf, la scrittura potrebbe essere definita come il passaporto che permette all’autrice un contatto (precario) con il prossimo, il grimaldello utilizzato per entrare…

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letteratura e altri buchi

Bruges la morta

Le città specialmente posseggono ognuna una personalità propria, uno spirito autonomo, un carattere riconoscibile che corrisponde alla gioia, al nuovo amore, o alla rinuncia, alla vedovanza. Ogni città è uno stato d’animo; e quando vi si soggiorna, questo comunica, si trasmette a noi come un fluido che, respirato con l’aria, entra a far parte del nostro corpo. La cosa più intelligente e sensata che si può dire sulla morte l’ha detta Marco Pannella, definendola un’assenza che si fa presenza; basterebbe…

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