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Roberto Bolaño

Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: storia e finzione

La lettura potrebbe essere ritenuta al pari della scrittura un’arte (il dibattito sul fatto che la scrittura sia un’arte o meno è da sempre acceso, io preferisco ad oggi schierarmi ancora con gli «artisti»). Roberto Bolaño ha più volte sostenuto, in diverse interviste, che egli aveva sempre preferito leggere a scrivere, pensare a scrivere; scrivere allo scopo di procurarsi da mangiare (in breve no all’art pour l’art) – e insomma Bolaño era un hijo de puta della letteratura, non sono…

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Ammesso che un tema si dia

Parte conclusiva della prima lezione di Oscar Amalfitano – dopo aver giustificato la bibliografia scelta: Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente, Schopenhauer; Sermoni tedeschi, Eckhart; I diavoli di Loudun, Huxley; Dispense: prolegomeni a una dossografia asistematica in ordine al riduzionismo metafisico delle Upaniṣad, Amalfitano medesimo; Dialogo tra Plotino e Porfirio, Leopardi; Sade prossimo mio, Klossowski; 20 pagine a caso di L’essenza del nichilismo, Severino; Carteggio tra Johann Caspar Schmidt e la propria sorella – del corso di Filosofia…

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letteratura e altri buchi

Rivera e noi

Questo libro (Luciano Funetta, Dalle rovine, Tunué, 2015) non ha più bisogno di presentazioni. Qui è la recensione di Antonio Russo De Vivo per CrapulaClub. Ora facciamo una cosa diversa: ci immergiamo. Rivera e noi Una storia di fantasmi, dice Funetta di Dalle rovine. “Vuoi farmi credere che sei morto per soffocamento, Juan Preciado? Ti ho trovato io, in piazza, molto lontano dalla casa di Donis, e vicino a me c’era anche lui: diceva che stavi facendo il morto […]”…

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Intervista Circolare – Borges

Un giorno di primavera Andrea Meregalli, produttore di un famoso lat lit blog, ci manda una mail per proporci di 1 scegliere un macrotema 2 buttare giù una domanda ciascuno 3 rispondere alla domanda nostra 4 rispondere alla domanda degli altri e parlarci addosso come non ci fosse un domani Con sua grande sopresa, la risposta incondizionata è sì. Il macrotema è Jorge Luis Borges e questa è un’Intervista Circolare – la riproponiamo ora su CrapulaClub arricchita delle risposte di…

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note sparse (estive) dall’atlantico

West coast: in Bretagna come a Portland, Oregon. (Sempre a fare i mericani! E poi, dice, si può mai essere tifosi dei Portland Trail Blazers?) Cortázar: Rileggo Il gioco del mondo/Rayuela, e dal confronto con le lettere che Cortázar scrive nel periodo in cui lavora al romanzo (fine anni ’50) mi accorgo di un transfert: le riflessioni sul romanzo, sulla struttura, sulla necessità impellente di abbandonare la psicologia e dis-scriversi, destrutturarsi e ripartire da zero, che si trovano in alcune…

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Bolagnisti Anonimi – L’asino

Roberto Bolaño si è sempre considerato un poeta, prima che un romanziere. È ironico che venga ricordato più per i suoi romanzi che per le poesie. Il fatto è che Bolaño resta poeta anche quando scrive in prosa: non si spiegherebbero altrimenti il ritmo e la visionarietà dei suoi romanzi. Per andare alle radici dell’immaginario bolañesco, quindi, bisogna spostarsi (con il cileno non si può dire “tornare indietro”: il movimento della sua scrittura è sempre circolare, mai lineare) sulle sue…

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Il crogiolo

C’eravamo solo io e Arturo. La dispersione, il risparmio di fiato e la fame. La notte. C’è sempre la notte, anche quando non c’è, uno se la inventa e dice “c’è la notte”. Arturo era uno che inventava, io volevo essere Arturo ma ero un altro, e stavo con lui per essere lui, non come lui, perché Arturo non accettava paragoni. (La discendenza – sarebbe questo il metro della similitudine, che si assottiglia nella metafora?) C’eravamo solo Arturo e io,…

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Bolagnisti Anonimi: Arturo Belano is everywhere

In occasione della terza seduta dei Bolagnisti Anonimi a casa di Sebastiano Iannizzotto a Torino, Alfredo Zucchi, detto Zuc-Zic-Zuc per la sua adesione al Bolagnismo Severo, ha pronunciato il seguente discorso. *** Scrivevo qualche mese fa: […] “Dire che ho un debito perpetuo con Borges e Cortázar è un’ovvietà” (C. Manzoni, Roberto Bolaño, la escritura como tauromaquia, Ediciones corregidor, 2002). […] Uno degli elementi più caratteristici di Bolaño è la circolazione, all’interno della sua opera, di temi, di personaggi, se…

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La vera storia dell’Anonima Bolagnisti

Ci è giunta l’altro giorno una lettera firmata Anonimo Bolagnista del XXI secolo – una testimonianza dura e disperata di quello che alcuni, forse in mala fede, definiscono bolagnismo severo. Ebbene, nonostante le calunnie che contiene, le accuse e i riferimenti talvolta imprecisi o allucinatori (Fate era un uomo, Oscar Fate – o quando avrebbe cambiato sesso?) in uno sforzo di trasparenza e apertura a nuovi generi  letterari (tra i quali, ad esempio, lo psico-memoir), ve la diamo in pasto….

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Bolagnisti Anonimi – La playa di Sonora

Conobbi Roberto Bolaño nel 2010. Lui era morto da sette anni. Io ero reduce da sei mesi di scarsa lettura, praticamente nulla, a Granada. A posteriori sarebbe stato facile trovare una spiegazione a questo blocco del lettore: la vita premeva più forte delle lettere sulle pagine dei libri, richiedeva una presenza radicale, senza la possibilità di rimandare nulla. Avevo letto giusto qualche poesia di García Lorca e alcuni articoli di Rolling Stone Espaňa. Il ritorno alla vita di tutti i…

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