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Sara Mazzini

Crapula Edizioni

Una storia di Me

Intro: trapianto dei polmoni di Allen Ginsberg Ho visto le migliori menti della mia generazione vibranti della propria salvifica follia, pulsanti di passione attraverso gli amplificatori, agitare rabbiosamente la testa per scuoterne via le spiegazioni di chi è stato chiamato a essere adulto prima di noi, ormai inadeguate a giustificare la nostra esistenza; rinnegarsi, abbandonarsi, lasciarsi crollare sui marciapiedi all’alba di un nuovo giorno il cui arrivo cerchiamo di rimandare il più possibile a lungo, con quella sensazione che tutto…

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Centinaia di inverni, di Sara Mazzini | Estratto
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Crapula Edizioni

La chiave

E qualche volta, a notte tarda, mi capita di passare accanto a una vetrina con manifesti del simstim, con tutti quei bellissimi occhi identici che mi guardano da facce quasi identiche, e qualche volta gli occhi sono i suoi. William Gibson, La notte che bruciammo Chrome. potrebbe essere finita  Shantenaz o forse no, lancio il programma di recupero e ti vedo così come ti ho salvata nella mia memoria, eri ancora una lucertola allora una tossica dei bassifondi, succhiavi…

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Lupus in Crapula

Twin Peaks e i fantasmi di David Lynch

Perché in quel sonno di morte, quali sogni mai possono arrivare? Shakespeare, Amleto I. Il luogo più crudele da abitare è il cuore di qualcuno. «The answer is not here», dice Mike all’agente speciale Dale Cooper in una stanza del Great Northern Hotel, dopo avergli posato la mano sulla fronte, «but here», sul cuore – nel cuore. «Do you understand the parasite? It attaches itself to a life form and feeds» – ancora Mike, dopo essersi rivelato per ciò che…

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La chiave
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letteratura e altri buchi

Centinaia di inverni, di Sara Mazzini | Estratto

Chi era Emily Brontë? E come è stato possibile per l’algida e schiva figliola di un pastore anglicano, che ha vissuto la sua breve vita quasi interamente confinata dentro una canonica in mezzo alla brughiera, concepire l’idea di una passione totale e totalizzante quale è al centro di Cime tempestose? Da simili interrogativi prende le mosse il romanzo di Sara Mazzini, uscito il 28 settembre per Jo March Literary Agency, frutto di una conferenza tenutasi alla Biblioteca Panizzi di Reggio…

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Il giorno della nutria – Andrea Zandomeneghi
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La tragedia dello sguardo immaturo
28 Gennaio 2019
Crapula Edizioni

Un amore d’inverno

Papi spalanca le tende e la luce del giorno invade la stanza, aggredendomi gli occhi. Mi aspetto che mi strappi di dosso il piumone, ma lui non lo fa. L’ultima volta in cui qualcuno mi ha svegliato in questo modo mi stava strappando di dosso il piumone. Mi stava gridando di andarmene e io non avevo un altro posto dove stare. Gli chiesi se potevo farmi almeno una doccia. Per qualche ragione, il primo particolare che mi si impone alla…

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letteratura e altri buchi

Cometa, di Gregorio Magini

I. Cometa è un romanzo di orfani. Raffaele ha perduto la madre da bambino, nel corso di un incidente automobilistico. Con lei ha perso anche una sorellina infante, prodotto di un secondo matrimonio, strappata alla vita mentre sonnecchiava accanto a lui sul sedile posteriore. A salvare Raffaele dalla medesima fine è la visione di una vecchia sul ciglio della strada che lo spinge ad aprire il finestrino, da cui viene sbalzato fuori prima che l’auto si accartocci. L’intera volta celeste, come…

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Lupus in Crapula

Cave canem: Congiura Sacra

Alcuni tra questi sono slogan “veri” del C. I. – altri sono solo destinati a scatenare apprensione e equivoci nel pubblico. Omnia haec, quacumque feret voluntas Caelitum, temptare simul parati. E io francamente non amo abbastanza la specie umana da augurarmene la salvezza. Basta che mi ascoltino i miei fratelli, che almeno loro sfuggano all’inganno dell’antitecnocrazia. Domani: la crisi del collage invece della crisi del romanzo. Canto gravitazionale[1] Al di sotto della palude di Memoria, si precipita. L’iniziato dimentica. In…

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Crapula Edizioni

Shiva

Che azione, ragazzi. Mi sono appena paracadutato nella vecchia fabbrica, trovo subito il dune-buggy e me la squaglio. Gianlu salta su con me e insieme andiamo a lootare. Sulla via per la centrale nucleare trovo un fucile da cecchino e un fucile d’assalto e li metto in saccoccia. Qui però si apre la porta. Madre appare nella stanza e comincia a parlare, con quella sua voce che sembra un lamento. Bla bla bla, non capisco un accidente, ma posso immaginare…

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Crapula Edizioni

Il nome sul vetro

Quando Nichi tornò in camera e alzò le tapparelle, le sembrò di essersi appena addormentata. Le pulsava una tempia e le bruciavano gli stinchi, là dove li aveva grattati per ore usando ogni volta l’opposto tallone. Coprì la testa col piumone e lasciò che l’imbottitura soffocasse i suoi lamenti. Nichi si fermò a fissarla sulla soglia, mentre il gatto disegnava l’infinito tra le sue caviglie. «È ora», disse. «Muovi il culo.» «Non puoi andarci da solo?», disse lei. Poi aggiunse:…

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Forme brevi – Dossier Piglia
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letteratura e altri buchi

Il mito di Emily Brontë e le passioni tristi

Prima ancora che romanziera Emily Brontë fu una donna di pensiero. Con la sua vita e la sua opera partecipò pienamente di quella danza spontanea che Virginia Woolf (Una stanza tutta per sé) ha indicato come peculiare delle grandi autrici inglesi e francesi, per le quali «l’impulso originale fu verso la poesia». Poco attratta dalla vita materiale del suo corpo, si pensava come una poetessa in fieri animata da un «Dio dentro il mio petto» che le inviava visioni celestiali…

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