Cave canem: buona fine e buon principio
31 Dicembre 2012
Uno legge i Canti del Caos di Antonio Moresco e mai come altrove sente l’infinità vanità dell’industria letteraria (e della letteratura stessa). Sarà il luogo, il momento, l’epoca – o qualcos’altro? Dove siamo, in summa? Ed ancora sui Canti del Caos: quel trucco che fa apparire il libro che si legge come il contemporaneo farsi del libro che si legge – è un trucco, ficción. Enter maestro Borges. E allora, di ritorno dalla terra dei morti, a breve vi prometto Juan…
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