F. Kafka – Lettere a Milena, p13
[Merano, 12 giugno 1920] ancora sabato Queste lettere[1] che si incrociano e si scontrano devono finire, Milena, ci fanno diventare pazzi: non si sa mai che cosa hai scritto, a cosa stai ricevendo risposta e tremi sempre, come che sia. Comprendo bene il tuo ceco, sento persino la risata, ma nelle tue lettere mi sotterro sempre tra parola e risata, poi sento solo la parola che inoltre è anche la mia essenza: angoscia. Non riesco a rendermi conto se tu…
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